Gli agricoltori nigeriani vincono la causa contro il colosso Shell ottenendo una sentenza che è definita storica. La causa era stata intentata tredici anni fa da tre agricoltori che avevano accusato la Shell di aver reso sterili, attraverso la sussidiaria Shell Nigeria, i loro terreni e avvelenato le vasche per gli allevamenti del pesce in tre villaggi lungo il delta del Niger. A sostenere i contadini nella loro lotta è stata Milieudefensie, ramo olandese dell’organizzazione internazionale Friends of Earth. In primo grado la giustizia olandese ( sede della multinazionale) aveva dato loro torto sostenendo che la casa madre non poteva essere ritenuta responsabile per l’operato di una sua sussidiaria. In appello la posizione è stata ribaltata. Il 29 gennaio la Corte d’Appello dell’Aja, nei Paesi Bassi, ha giudicato il gigante petrolifero Shell responsabile dell’inquinamento da idrocarburi causato dalla sua sussidiaria. La sentenza è destinata a far storia in materia di responsabilità ambientale e i “colossi multinazionali dovranno rispondere per danni causati all’estero dalle loro sussidiarie” le parole di Donald Pols, direttore di Milieudefensie/Friends of the Earth Netherlands che aggiunge ” Le persone nei paesi in via di sviluppo non sono più prive di diritti di fronte alle multinazionali “. Shell Nigeria dovrà provvedere anche una compensazione economica il cui importo sarà noto nei prossimi mesi. Due dei querelanti sono morti prima di poter ottenere giustizia