NIGERIA – La storia delle 276 studentesse fatte sparire dai jihadisti di Boko Haram, nel nord est della Nigeria, diviene sempre più controversa. Non solo non si stanno effettuando le ricerche necessarie ma appare sempre più paradossale la condotta del presidente nigeriano Goodluck Jonathan, che giorni fa ha dato l’ordine di arrestare Naomi Mutah Nyadar e Saratu Angus Ndirpaya, due donne che più volte hanno cercato di sollevare l’attenzione sul rapimento. Le due, una volta state liberate, hanno continuato a esprimere dubbi sulla condotta oscurantista del presidente riguardo i sequestri. Goodluck, dal canto suo, si è deciso finalmente a rivolgere un appello alle Nazioni Unite affinché supportino le autorità nigeriane nella ricerca delle studentesse. Nel frattempo la vicenda inizia progressivamente a interessare l’opinione internazionale. E’ stata lanciata da qualche giorno, infatti, la petizione # BringBackOurGirls, in cui si chiede che i governi internazionali facciano di tutto per riportare le ragazze a casa.
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