CIVITAVECCHIA – Mettere a sistema grazie ad una inedita sinergia le eccellenze turistiche, archeologiche ed enogastrominiche dell’Alto Lazio per fare di Acanthus, il Polo termale che sorgerà a Civitavecchia, il fulcro di un polo turistico innovativo e attrattivo e che sia competitivo rispetto a quello della Toscana.
E’ questo il progetto proposto da Giuseppe Sarnella, presidente di Acanthus S.p.a, per fondere in un’unica realtà le peculiarità dell’Alto Lazio e introdurre un’offerta turistica integrata e di prestigio per i territori di Civitavecchia, Tolfa, Allumiere, Cerveteri, Tarquinia, Ladispoli e Santa Marinella.
“L’Alto Lazio è un territorio ricco di attrattiva e da sempre riconosciuto come uno dei luoghi a più alta concentrazione di siti archeologici d’Italia – spiega Giuseppe Sarnella – Realizzare un ponte ideale tra le più importanti realtà di questo territorio contribuirà a prolungare e arricchire l’esperienza turistica dei visitatori, italiani e internazionali, oltre che ritagliare per questo territorio un ruolo centrale nell’offerta socio-culturale del nostro paese”.
Fulcro del nuovo Polo Turistico dell’Alto Lazio sarà proprio Civitavecchia, che grazie alla proficua sinergia tra Comune e Acanhus, è già all’opera per riqualificare i siti archeologici delle Terme di Traiano e dei Bagni di Ficoncella. I 250 ettari di territorio che abbracciano le antiche fonti termali, dalle caratteristiche organolettiche uniche al mondo, offriranno un connubio di benessere, svago e sviluppo archeologico.
Accanto ad Acanthus, l’offerta turistica proposta da Sarnella includerà il territorio di Tarquinia, con l’enorme valenza storica dei numerosi siti etruschi e della necropoli dei Montarozzi – incoronata dall’Unesco e universalmente considerata come la più importante di tutto il mediterraneo – e le strutture balneari e alberghiere d’eccellenza di Tarquinia Lido. Ma anche Cerveteri, nota per le necropoli etrusche del Sorbo e della Banditaccia (anch’essa dichiarata nel 2004 dall’Unesco, assieme a quella di Tarquinia, patrimonio mondiale dell’umanità) e il comune di Tolfa con le suggestive caratteristiche naturalistiche del Parco Naturale dei Monti della Tolfa, che da le orgini al cavallo tolfetano, e con la tradizione della lavorazione artigianale della “catana”, borsa simbolo tra gli studenti italiani negli anni settanta. A completare l’offerta turistica Allumiere con i suoi “asini allumieraschi” diventati recentemente un prodotto doc , Ladispoli dove sorgeva la città etrusca di Caere con il santuario di Pyrgi e il fondamentale porto etrusco di Alsium e Santa Marinella.
“Le potenzialità di questo territorio sono enormi e solo in parte sfruttate e utilizzate, questo perché ogni attore oggi ha lavorato e si è promosso in solitaria, unendo le forze e iniziando a promuovere all’unisono questo territorio possiamo diventare attraenti e virtuosi come le colline toscane, il naturale centro di questo polo turistico sarebbe Acanthus”, conclude Sarnella.
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