CIVITAVECCHIA – Anche nel nostro territorio (Civitavecchia, S. Marinella, Ladispoli e Cerveteri) si è costituito, giovedì 26 maggio, presso la sede di Rifondazione Comunista di Civitavecchia, il Partito Comunista Italiano. Prosegue così il percorso , iniziato due anni fa con la nascita dell’Associazione per la Ricostruzione del Partito Comunista, con decine e decine di assemblee in tutta Italia e che vedrà il suo momento culminante nell’Assemblea Nazionale Costituente che si terrà nei giorni 24-25-26 di Giugno a Bologna.
“Comunisti del PCdI, di Rifondazione e tanti altri senza più tessera di partito – si legge in una nota della neonata Federazione di Civitavecchia – si ritroveranno per ridare una prospettiva di lotta e di speranza ai ceti più disagiati, con la rinascita di quel partito che tante conquiste aveva garantito in termini di diritti economici, sociali e civili al nostro paese: La democrazia dopo la tirannia fascista, la Repubblica, la sanità e la scuola pubblica per tutti, i contratti nazionali e lo Statuto dei Lavoratori, il divorzio, il diritto ad una maternità consapevole ed il nuovo diritto di famiglia. A venticinque anni dallo scioglimento del PCI, terminate le favole raccontate sulla maggiore democratizzazione della società occidentale, il capitalismo mostra il suo vero volto, con attacchi sempre più pesanti ai diritti dei lavoratori, con l’assoluta mancanza di prospettive per le generazioni più giovani, per le donne e per chi un lavoro non ce l’ha, con i trattamenti pensionistici ridotti all’osso e con rischi di guerra globale sempre più concreti e preoccupanti. Sono infatti sempre più numerosi i settori di popolazione che conoscono la povertà e la fame e mentre milioni di disperati, provenienti dal sud del mondo rischiano quotidianamente la vita per sfuggire a guerre e miseria, si sgonfia definitivamente la retorica sul superamento del “novecento”. Lor signori, i padroni del vapore, quelle poche centinaia di persone che da sole detengono più della metà del patrimonio economico mondiale, vogliono si superare il novecento, ma solo per tornare ai rapporti sociali dell’ottocento ed allo sfruttamento più selvaggio dell’uomo sull’uomo e delle risorse naturali, mettendo in discussione lo stesso equilibrio ambientale del pianeta. Il nuovo Partito Comunista Italiano vuole essere un partito di massa, aperto e non settario, propositivo e decisivo, seguendo la tradizione e la storia del PCI da Antonio Gramsci fino ad Enrico Berlinguer”.
Al termine dell’appassionato dibattito, che ha visto, tra gli altri, gli interventi di Antonio De Paoli per il PRC e di Pino Antonucci per l’associazione “Gente Comune”, le due sezioni del PCdI presenti sul nostro territorio, La “Dino Marrani” di Civitavecchia e la “Berta Villani” di Ladispoli, hanno ufficializzato la loro confluenza nel nuovo Partito Comunista Italiano ed è stato eletto il nuovo Coordinamento federale, volutamente definito “provvisorio”, perchè aperto a tutte le forze ed ai singoli che vorranno unirsi in questa impresa difficile, ma affascinante e sopratutto necessaria e non più rinviabile.
Mimmo Dieni di Ladispoli è stato nominato Coordinatore federale e sarà coadiuvato da Sergio Romanu (coordinatore della Sezione di Civitavecchia), da Ivan Anastasi (segretario federale uscente dei Comunisti Italiani), da Francesco Pierucci (con l’incarico di responsabile economico) e da Luca Seidenari.
Prossimi impegni del nuovo partito, il proseguimento dell’esperienza nella costruzione di una nuova sinistra alternativa a Civitavecchia ed a Ladispoli e la campagna unitaria per il NO al referendum per le riforma costituzionale ed alla nuova legge elettorale.