LAZIO – “Non comprendiamo onestamente i toni esageratamente entusiastici del centrosinistra sul piano di rientro della sanità, anche perché assomiglia sempre più ad un piano lacrime e sangue. Tra l’altro, vorremmo sapere quanto graverà sui cittadini questo piano di rientro, considerate anche le numerose problematiche della sanità laziale: criticità, alle quali finora non sono state fornite risposte adeguate da parte dell’amministrazione regionale. Manca una programmazione reale e concreta sul riordino della rete ospedaliera che tenga bene in considerazione le istanze dei territori. Pensiamo infatti alle strutture o ai reparti delle nostre Province che rischiano di chiudere, penalizzando quindi interi quadranti della nostra Regione: emblematico il caso dell’ospedale di Subiaco, punto di riferimento della Valle dell’Aniene, o il reparto di maternità dell’ospedale di Nettuno. Senza dimenticare poi il caos dei Pronto soccorso, le liste d’attesa infinite. Addirittura, ci sono molti cittadini che si curano al di fuori del Lazio: sono migliaia, per esempio, le persone che si recano in Campania per sottoporsi ad una Pet. E questo comporta un costo per la nostra Regione: è proprio il caso di dire “oltre al danno la beffa”. Questi sono gli aspetti e i motivi per i quali invitiamo il Presidente a non esagerare con i toni trionfalistici, viste anche alcune vicende delicate, come la notizia dello scambio di embrioni al Pertini o altri episodi di malasanità. Perciò, chiediamo a Zingaretti di dire la verità ai cittadini, che attendono da un anno risposte, che per ora – però, stentano ad arrivare.”
La dichiarazione è del Vice Presidente della Commissione Salute della Regione Lazio Antonello Aurigemma.