CIVITAVECCHIA – “La vicenda del biodigestore in località Monna Felicità è complessa e pare non destinata a chiudersi. L’Amministrazione Tedesco aveva revocato i permessi che consentivano alla società Lamer di costruire un impianto che, per natura e portata, avrebbe avuto una buona ricaduta in termini di sviluppo economico. Con sentenza pubblicata il 18 u.s., il TAR del Lazio ha stabilito che la revoca operata da quella Amministrazione aveva portata politica ma non era supportata dalle giuste motivazioni e, per questa ragione, l’ha annullata. Vedremo l’orientamento della nuova Amministrazione: fin d’ora va detto che, in caso non ritenga di prestare acquiescenza alla sentenza del TAR, un eventuale ricorso al Consiglio di Stato non potrà contenere nuovi motivi, né nuovi documenti, né riproporre le stesse censure, bensì dovrà eccepire, in modo puntuale, l’erroneità delle motivazioni adottate dal giudice di primo grado.
Al di la delle decisioni sull’eventuale ricorso, sarebbe opportuno che il sindaco Piendibene aprisse al confronto sui temi ambientali, soprattutto quando coincidono con quelli dello sviluppo.
Fanno bene i suoi assessori a parlare di chiusura virtuosa del ciclo dei rifiuti, ma oltre alle buone intenzioni, visto che è tempo di passare dalle promesse ai fatti, andrebbero condivise le linee da seguire per i progetti e le azioni.” Così Paolo Poletti, consigliere comunale di Civitavecchia