Casette di legno. Tidei: “La Segreteria del Sindaco non ha alcun elenco delle domande”

casette di legnoCIVITAVECCHIA – Si tinge sempre più di giallo la vicenda dell’assegnazione delle casette di legno. E la proceduta adottata dal Sindaco Moscherini, con il mancato ricorso ad un bando pubblico, genera sempre più perplessità, come conferma quanto denuncia il Consigliere comunale del Pd Marietta Tidei che, questa mattina, si è recata presso la Segreteria del Sindaco per avere copia, come la legge le consente, di tutte le domande per l’assegnazione di un alloggio al villaggio della Solidarietà  presentate dai cittadini.
“Non solo mi è stata negata una copia delle domande pervenute – racconta furibonda la Tidei – ma il Dirigente della Segreteria del Sindaco mi ha addirittura messo nero su bianco che alla Segreteria non è pervenuta nessuna domanda. Non capisco allora come mai lo stesso Sindaco sia nella delibera di giunta n.78 sia nelle ordinanze sindacali di assegnazione degli alloggi citi le ‘numerose istanze pervenute al comune’. Dove sono queste numerose istanze? E chi sono i 180 richiedenti di cui ha parlato il Sindaco  in conferenza stampa? Le domande sono pervenute o no? A molti cittadini che questa mattina si sono recati dal Sindaco per chiedere spiegazioni è  stato risposto che le domande non ci sono o non si trovano. Il sindaco questa mattina voleva addirittura cacciarmi dal comune per aver osato chiedergli trasparenza. Questi cittadini sostengono di aver fatto la domanda alla segreteria del sindaco ma stranamente queste domande non vengono fuori. Probabilmente il Sindaco preferisce tenerle nascoste. Tirandole fuori tutte dovrebbe giustificare come mai ha chiesto ai servizi sociali di verificare i requisiti di sole 40 persone e non di tutti i 180 richiedenti”.  E vale anche la pena ricordare che nella conferenza stampa tenuta al Pincio venerdì scorso, 22 aprile l’Assessore alla Casa Frascarelli assicurò che l’elenco di quanti avevano fatto domanda sarebbe stato reso pubblico.
L’esponente comunque del Pd è un fiume in piena, e prosegue: “Dalla relazione dei servizi sociali risulta tra l’altro che non tutti i soggetti scelti dal sindaco avessero i requisiti o fossero seguiti dai servizi sociali. I cittadini sono stati letteralmente presi per i fondelli. Molti affermano di essere stati addirittura chiamati dalla Segreteria o da vari assessori e consiglieri a firmare una richiesta per l’alloggio e di aver ricevuto ampie rassicurazioni in merito. Come sono venuti fuori i nomi dei 40 assegnatari se non esistono le domande? Come li ha scelti il Sindaco?”.
Durissima la sua conclusione: “Per rispetto di tutti coloro che si trovano purtroppo in situazione di emergenza quel cialtrone non può più continuare a nascondere la verità. Deve una volta per tutte rispondere a questi quesiti e smettere di prendere in giro i tanti cittadini che sono in difficoltà e che hanno il diritto di sapere come mai a loro un alloggio non è stato assegnato”.
E accuse al Sindaco per come ha gestito l’assegnazione delle casette arrivano anche dal Portavoce cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà Enrico Luciani, che parla di “grave atto arbitrario e discrezionale”. “Come più volte sostenuto – afferma – riteniamo già di per se infelice la scelta di continuare su questo progetto, scartando invece quello più auspicabile e duraturo della costruzione delle 300 case sul terreno dell’Ater, ma adesso anche le modalità per l’assegnazione evidenziano una incomprensibile scelta del Sindaco. A nostro avviso infatti mettere una contro l’altra famiglie in emergenza abitativa è davvero gravissimo, quando per garantire la trasparenza si poteva, e aggiungo doveva, predisporre un bando pubblico nel quale ogni priorità in merito sarebbe apparsa chiara. Con questo atto il Sindaco ha scavalcato invece un iter giusto ed equo. Resta ora da approfondire in merito alla validità, anche in termini legali, di una simile scelta.”