Civitavecchia celebra l’80° Anniversario della Liberazione

CIVITAVECCHIA – Il 25 aprile rappresenta una delle date più significative della nostra storia repubblicana. In quella giornata del 1945, grazie alla lotta congiunta dei partigiani e delle forze alleate, l’Italia pose fine all’occupazione nazifascista, riconquistando la libertà e ponendo le basi per la nascita della democrazia.

In occasione dell’80° Anniversario della Liberazione, l’Amministrazione Comunale di Civitavecchia ha organizzato una serie di momenti commemorativi per rendere omaggio ai valori della Resistenza e alla memoria di chi ha combattuto per un’Italia libera.

Le celebrazioni prenderanno il via alle ore 10:30 presso il Parco della Resistenza, con la deposizione di una corona d’alloro al monumento dedicato agli ex internati. A seguire, un omaggio ai martiri delle Fosse Ardeatine con la posa di una targa commemorativa sulla strada della Mediana. La mattinata proseguirà con la deposizione di una corona presso la lapide dedicata ai perseguitati politici antifascisti, all’ingresso della Casa di Reclusione di Via Tarquinia, e con un omaggio floreale alla memoria di Giacomo Matteotti, figura simbolo dell’opposizione al fascismo, assassinato per aver difeso la libertà e la verità. Di seguito si renderà omaggio al luogo della memoria degli Arditi del Popolo. Il momento conclusivo si terrà alle ore 11:30 presso il Piazzale degli Eroi, con gli onori militari e la deposizione di una corona di fiori al monumento ai caduti.

«Il 25 aprile ci ricorda il coraggio di chi ha lottato per restituire all’Italia la libertà e la dignità» – dichiara il Sindaco Marco Piendibene – «Celebrare la Liberazione significa rinnovare ogni giorno il nostro impegno a difendere i valori fondamentali della Costituzione: la giustizia, la solidarietà, la libertà. Civitavecchia, città medaglia d’oro al valore Civile, custode della gesta degli Arditi del popolo, rende omaggio ai suoi caduti e a tutti coloro che, con sacrificio, hanno costruito il futuro democratico del nostro Paese. È nostro dovere trasmettere alle nuove generazioni il significato profondo di questa giornata, affinché la memoria resti viva e operante».