Civitavecchia-Orte, il Comune invita Rfi a ripensarci

ferrovia capranicaCIVITAVECCHIA – Profondo dissenso dell’Amministrazione nei confronti di Rfi per la decisione di stoppare definitivamente il progetto di ripristino della ferrovia Civitavecchia-Capranica-Orte.
“Rfi – si legge in una nota stampa del Comune – ribadisce infatti un ‘no’ polveroso, vecchio almeno di dieci anni, senza considerare l’evoluzione che il porto di Civitavecchia ha nel frattempo subito, quali siano oggi le sue reali potenzialità e quali i piani di sviluppo nel settore delle merci. L’abbinamento della ferrovia Civitavecchia- Orte al completamento della superstrada, la costruzione a nord del raccordo ferroviario in luogo dell’attuale svincolo, collegherebbe Civitavecchia al terminale di Trieste del Corridoio 5 sud. Su questa direttrice, partendo dal porto di Civitavecchia, già dotato di un Interporto oggi non ancora attivo, passa non solo il futuro dello scalo, ma un pezzo della ripresa economica dell’intero Paese. Vedere Rfi seduta su una posizione ben nota, ma del tutto superata fa domandare a questa Amministrazione persino quale sia il senso della partecipazione dell’ente ferroviario a manifestazioni come la due giorni del Mediterraneo. In queste occasione, infatti, i progetti si ricongiungono e si collegano tra loro. In periodo di crisi non è più lecito che la mano destra non sappia ciò che fa la sinistra che nel frattempo ha realizzato un nuovo porto a Civitavecchia. La Civitavecchia Orte spaventerebbe Rfi più dell’Alta velocità?”.
Secondo l’Amministrazione comunaleè il momento di entrare in un’analisi complessiva che inizi a prendere in considerazione non solo l’opera nel suo insieme, ma i suoi vari “moduli” ad iniziare dal tratto che va fino al ponte del Lasco un primo passo per”dare ossigeno” all’area retro portuale che comprende Civitavecchia, Tarquinia ed Allumiere e per iniziare a superare i ritardi strutturali del trasporto merci su ferro.
“Per questo motivo – prosegue la nota del Comune – secondo l’Amministrazione è necessario aprire al più presto un confronto nelle sedi istituzionali con Rfi che riveda, alla luce della realtà economica attuale, valutazioni fatte dal vecchio ente ferroviario e riferibili ad un passato che non ha più niente a che vedere con il futuro che oggi si progetta per Civitavecchia ed il suo scalo”.