CIVITAVECCHIA – “La partita che il centrodestra sta giocando in questi giorni per decidere il candidato è tutta incentrata sul rancore personale. È già abbastanza singolare che un sindaco, alla fine del primo mandato, non sia ricandidato per bocciatura pressoché unanime della sua stessa maggioranza. È l’ammissione da parte dei protagonisti di questa stagione di un fallimento collettivo. Un’esperienza talmente negativa da non volerla sottoporre al giudizio dei cittadini.
Ancora più singolare è che quelli che a destra si sono opposti alla ricandidatura di Tedesco, con giudizi a dir poco sprezzanti nei confronti del suo operato, oggi cerchino comunque anche il sostegno del sindaco e del suo partito per chiudere il quadro. Insomma da una parte si boccia senza appello quell’esperienza e si invoca discontinuità con il passato ma poi si cerca il supporto di Tedesco in virtù di un nemico più grande, sempre dello stesso campo ovviamente, da sconfiggere.
La verità è che gli attori che in questo momento si stanno muovendo alla ricerca spasmodica di una finta unità del centrodestra, hanno tutti gravissime responsabilità nel disastro amministrativo degli ultimi cinque anni. A fasi alterne – ricordo i sei rimpasti di giunta – tutti hanno avuto ruoli importanti in Giunta o in Consiglio e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Una città immobile che non ha saputo cogliere alcuna opportunità di sviluppo.
Qualsiasi proposta riusciranno a mettere in campo sarà soltanto la riedizione di quanto abbiamo già visto, forse con un capitano diverso ma con gli stessi identici protagonisti che, nel migliore dei casi hanno dimostrato incompetenza e disistima reciproca. Quello che di certo non cambierà sarà il livore e il rancore che hanno caratterizzato le relazioni tra i vari protagonisti di questa triste stagione che, a fasi alterne, hanno cambiato fazione dandosene sempre di santa ragione. Le lettere d’amore, i semafori e i pensieri che i vari protagonisti si scambiano ancora oggi sulla stampa locale sono il metro di cosa è avvenuto in questi anni. L’unità, se ci dovesse essere, sarà soltanto una tregua armata fino alle elezioni.
Quello che servirebbe a Civitavecchia è invece una rigenerazione complessiva del campo politico con una proposta incentrata sulla serietà e sulla competenza. Un patto chiaro tra chi crede che non si possano più perdere occasioni e finanziamenti. Un’amministrazione che sappia attrarre e non cacciare chi potrebbe investire e creare lavoro. Un sindaco coraggioso e motivante per chi lavorerà al suo fianco e per le straordinarie energie positive che questa città possiede e che non meritano di assistere ad uno spettacolo tanto penoso. Non si perda altro tempo.”
Così in una nota, la consigliera regionale di Italia Viva Marietta Tidei