CIVITAVECCHIA – “Un’azienda inaffidabile”. La segreteria regionale della Filctem Cgil, coordinamento idrico, boccia senza mezzi termini la riorganizzazione dei servizi, con riferimento specifico al settore idrico, da parte della neonata CSP e chiama alla mobilitazione le altre sigle sindacali.
“Dopo la crisi iniziata nel 2013 – si legge in una nota del sindacato – tre giunte comunali in ordine di centro destra, centro sinistra e cinque stelle, tre liquidatori ed una serie di dirigenti i quali dovevano rimettere in piedi la macchina dei servizi nel Comune di Civitavecchia, hanno dimostrato nel tempo la loro inaffidabilità nel governare i processi di riorganizzazione dei settori pubblici, mettendo la polvere sotto il tappeto. Noi del settore idrico abbiamo più volte denunciato all’amministrazione comunale ed all’amministratore unico della società CSP dott. DE LEVA, esponendo in modo dettagliato tutte le criticità in merito alle lavorazioni del servizio idrico dell’impianto del Mignone. Facendo notare il forte abbassamento del livello di sicurezza che sta generando forti preoccupazioni da parte dei lavoratori impegnati a eseguire lavori di alta specializzazione consentendo e solo per l’abnegazione e il senso di responsabilità dei lavoratori si e potuto avere in questi anni l’acqua potabile ai cittadini del Comune di Civitavecchia. Non possiamo accettare e respingiamo con forza le modalità di imporre una riorganizzazione che prevede il taglio dei costi l’abbattimento del servizio di reperibilità il non pagamento degli straordinari utili a far funzionare l’impianto, senza tener conto delle condizioni di lavoro dei propri dipendenti e degli standard di qualità e sicurezza del servizio reso alla cittadinanza”
“Tale atteggiamento dell’amministratore unico della nuova società – prosegue la Filctem Cgil – sta ormai con cadenza quotidiana, senza una vera ragione di efficentamento organizzativo, spostamenti di personale che non tiene conto dei disagi che determinano, tutto a favore di un servizio scadente, considerando i propri dipendenti come suppellettili dei quali si può disporre a proprio piacimento e dei quali è meglio liberarsene. Questo modo di gestire l’Azienda sta producendo, non potrebbe essere altrimenti, disagi alla clientela ne è dimostrazione ormai da qualche anno che il servizio idrico (fatturazione, letture, nuovi allacci ecc) ha determinato grosse problematiche sul territorio”.
Per questa motivazioni la Segreteria Regionale del Settore idrico FILCTEM-CGIL richiama le altre OO.SS. ad una mobilitazione in tutti i settori pubblici “per impedire la realizzazione di questo progetto e per respingere questi comportamenti invitando tutti ad una totale partecipazione delle iniziative che verranno intraprese”.
“Il disegno organizzativo Aziendale potrà essere sconfitto esclusivamente con la forte unità di tutti i lavoratori e con un rinnovato impegno a percorrere strade comuni da parte di tutti i rappresentanti sindacali territoriali e delle RSU – concludono dalla Cgil – Perché si è consapevoli che la mobilitazione sarà difficile, dura e dai tempi non programmabili e che ci vedrà protagonisti anche nei confronti dell’amministrazione Comunale. Tutto ciò volto a tutela dei lavoratori e della sicurezza della cittadinanza”.