Dehors: l’Ascom accusa il Comune e prepara la protesta

confcommercio ascomCIVITAVECCHIA – “La questione dehors è ormai diventata insostenibile: credo che la presenza quest’oggi di così tanti rappresentanti di categoria sia segno evidente di uno stato di insofferenza collettiva”. Non usa mezzi termini il presidente della Confcommercio Vincenzo Palombo, ad apertura di una conferenza stampa che si annuncia fin dalle prime battute come un atto di accusa ad un’amministrazione comunale “latitante” riguardo alle esigenze dei commercianti. “Da tempo immemore siamo in attesa di un confronto con il Comune che porti alla stesura di un documento in grado di regolare la questione dei dehors” – continua Palombo – “un documento che si faccia portavoce di una regolamentazione chiara e inequivocabile sulle norme da rispettare per l’allestimento e l’utilizzo delle strutture all’aperto”. Ripercorrendo le vicissitudini che ruotano intorno al rilascio delle autorizzazioni per i dehors, infatti, spinose questioni emergono: “impantamenti” burocratici che avrebbero addirittura portato i commercianti, per tutto il corso del 2011, a ritrovarsi in una condizione di “abusivismo forzato”. In attesa di stilare un nuovo regolamento che mettesse pace alla confusione che regnava sul precedente infatti, l’assessorato all’Urbanistica – direttamente competente della questione – avrebbe dovuto rilasciare alle attività a cui era stato concesso per il 2010, un rinnovo per l’utilizzo dei dehors nel 2011. “Nessun rinnovo è stato concesso e niente di nuovo è stato autorizzato- precisa ancora Palombo – l’assenteismo dell’amministrazione ha fatto sì che molte attività siano state oggetto di verbali da parte della municipale: ma se quei commercianti non erano in regola, era perché il Comune non gliene aveva fornito le condizioni”. Se l’amministrazione non interverrà in maniera immediata, la stessa situazione paradossale rischia di replicarsi nel 2012: “Entro marzo del prossimo anno i commercianti interessati dovrebbero chiedere un rinnovo delle autorizzazioni: ma quale rinnovo se tutto è fermo e niente è stato autorizzato?” Molti, troppi sarebbero stati di i tentativi da parte di Confcommercio di richiamare l’attenzione del Sindaco su queste questioni: “Di fronte all’ultima attesa fallita, abbiamo dovuto far protocollare una richiesta ufficiale e urgentissima di incontro: quella richiesta è datata lo scorso 10 Novembre e, ovviamente, nessuna risposta è arrivata”. La rabbia per uno stato di abbandono in cui sarebbero precipitate le esigenze fondamentali dei commercianti è tangibile: e non mancano di emergere le recriminazioni nei confronti di un Comune che è presente solo quando si tratta di chiedere e mai per concedere: “Si pensi alla tassa rifiuti – puntualizza Palombo – le attività commerciali, pur occupando solo circa il 30% dei metri cubi calcolati per la produzione cittadina dei rifiuti, pagano tasse calcolabili nella misura dell’80% del totale”. Polemiche a parte, i commercianti richiedono chiarezza e un intervento da parte dell’amministrazione che, tendono a specificare, deve essere immediato e in nessun modo deve prendere la forma di una falsa promessa in vista dell’imminente campagna elettorale. “A questa conferenza stampa seguirà immediatamente un’assemblea interna ai rappresentanti – rende noto Palombo – al seguito della quale emergeranno le linee guida che intendiamo portare avanti per far fronte a questo insostenibile stato di cose. Personalmente ho già in mente diverse forme di protesta da adottare”. Tuttavia, riguardo a che tipo di protesta si tratti non ci è dato sapere: dobbiamo attendere quindi che l’assemblea si sciolga e che un segnale arrivi. Sarà probabilmente l’ennesima reazione di una città sempre più piena di scollamenti e sempre meno abituata a quell’arte tutta democratica che è il dialogo.
Francesca Montanino