CIVITAVECCHIA – Intervento amaro sul tema sanità del segretario locale dell’Udc, Marco di Gennaro che parla di “tagli uguali per tutti, con il risultato che la Asl Rm F risulta sempre più penalizzata”. “Non si contano più – afferma – i decreti commissariali dai contenuti spesso contraddittori a testimonianza di una stesura frettolosa chiaramente determinata da esigenze di cassa con scarsa attenzione alle reali necessità assistenziali dei vari territori.” Secondo il dott. Di Gennaro la necessità di ripianare il deficit della sanità non può ricadere su chi di colpe non ne ha dell’attuale dissesto: pazienti e operatori, ed ogni taglio se necessario andava fatto con oculatezza e mettendo in cima alla scala delle priorità la qualità della salute e non le esigenze di cassa “Ma la parola salute – continua nel suo intervento – così come la sua tutela, non sembra essere tra le priorità degli estensori delle migliaia di pagine nelle quali si continua a non tener conto delle specifiche difficoltà della nostra Asl. Si chiude l’ospedale di Bracciano senza porsi il pensiero della particolare situazione geografica del territorio e dell’elevato numero di assistiti. Si stabilisce come obiettivo che l’ ospedale di Bracciano deve garantire la stabilizzazione dei pazienti ed il loro trasferimento ma non si forniscono le adeguate risorse perché ciò possa avvenire. Si aumenta il numero di posti letto chirurgici ed ortopedici nell’ospedale san Paolo in previsione di un aumento dell’attività conseguente alla chiusura di Bracciano e non si concede l’aumento dei posti letto del nuovo reparto di Rianimazione necessari per l’assistenza ai pazienti operati. Si dovrebbe potenziare il Pronto Soccorso di Civitavecchia ma non vengono dati i finanziamenti necessari per completare il nuovo Pronto Soccorso. Si dovrebbero attivare altri 6 posti letto in Cardiologia, come previsto da uno dei tanti decreti, ma non viene autorizzata l’assunzione del personale necessario.” Di Gennaro bolla come “grande ipocrisia” inoltre, la rassicurazione secondo cui, nonostante il blocco del turn-over, la Regione concederà eventuali deroghe per l’assunzione, salvo poi non prendere in alcuna considerazione le richieste e non dare risposta, “compiendo così una grave omissione di atti d’ufficio”.
La chiosa dell’intervento ammonisce la politica a ristabilire il giusto equilibrio fra le necessità dell’economia ed il diritto alla salute. “Questo è compito della politica e per questo motivo – conclude – l’Udc promuoverà un tavolo di confronto con tutti i partiti sulla salute la cui difesa non tollera divisioni.”