CIVITAVECCHIA – Una denuncia alla Commissione Europea sul rischio reale che potrebbe correre la popolazione del comprensorio di Civitavecchia, nel caso fosse costruita la discarica dei rifiuti urbani di Roma al Centro Chimico di Santa Lucia. L’ha presentata a nome della Società Internazionale dei Medici per l’Ambiente il Dottor Giovanni Ghirga, che ha voluto relazionare accuratamente Bruxelles sulla situazione, evidenziando in primo luogo come la nuova discarica capitolina avrebbe una dimensione di 143 ettari.
“Il Comprensorio di Civitavecchia – afferma Ghirga nella premessa – è un’area a rischio di grave incidente industriale quale quello di Seveso. Sul territorio infatti sussistono svariati Depositi di Oli minerali; a tale situazione va inoltre sommata la pericolosità di avere nel territorio del comune di Civitavecchia, nel Comprensorio militare di S. Lucia, il Centro Tecnico Logistico Interforze (Ce.T.L.I) NBC, Ente del Ministero della Difesa, unico in Italia, con compiti di studio, verifiche ed applicazioni di carattere militare nei settori Nucleare, Biologico e Chimico”. A tal proposito il Dottore ricorda anche come “l’Atto Camera 4/12348, risposta Ignazio La Russa, riporta la presenza in tale Centro di 18.000 proiettili contenenti iprite, una sostanza estremamente tossica utilizzata nel corso della prima guerra mondiale, rinvenuti sul territorio”, come “dalla letteratura scientifica internazionale si evince la possibilità che in una discarica di rifiuti possano verificarsi esplosioni ed incendi” e come “la possibilità del metano, il gas più a rischio di provocare esplosioni, di infiltrarsi nel terreno e diffondersi alle aree adiacenti, possa coinvolgere nell’esplosione il Centro NBC”.
Per tali motivi Ghirga denuncia “il rischio di gravissimo incidente tossico legato alla possibilità che una eventuale esplosione, coinvolgendo il Centro NBC, possa causare la liberazione nell’ambiente di sostanze chimiche estremamente pericolose come l’iprite, con un conseguente disastro ambientale di proporzioni enormi per le circa 100.000 persone che vivono nel comprensorio, in particolare per le popolazioni di Civitavecchia ed Allumiere che si trovano a solo alcuni chilometri di distanza in linea d’aria dal centro stesso. A circa 70 chilometri si trova la capitale ed il rischio potrebbe coinvolgere milioni di persone solo dopo poche ore dal non escludibile evento disastroso”.
Chiede pertanto alla Commissione Europea “di verificare se nei fatti esposti ricorrano inadempimenti del Diritto Comunitario, in particolare si chiede di intervenire presso il Governo Italiano al fine di escludere il territorio denominato Spizzicatore, situato vicino al Centro NBC, come sito sede della megadiscarica dei rifiuti di Roma, onde prevenire un non escludibile disastro ambientale”.