CIVITAVECCHIA – E’ polemica aperta tra Mirko Cerrone (nella foto) e Dimitri Vitali. Il consigliere dell’Udc controreplica infatti al Capogruppo del Pdl che ieri lo aveva invitato ad adeguarsi alle direttive del partito regionale nell’ottica di una alleanza locale per sostenere la ricandidatura di Gianni Moscherini. Un invito che a Cerrone non sembra essere piaciuto per niente.
“Purtroppo – afferma infatti – come volevasi dimostrare il prode ambasciatore ragiona in termini prettamente militareschi, schiacciato, come lui stesso dichiara, da presunti accordi territoriali e fantomatici esecutivi provinciali. A noi questa logica sinceramente sfugge, parliamo e ci confrontiamo, ovviamente, con i nostri consiglieri provinciali, regionali, deputati e senatori. La differenza fondamentale sta nell’approccio con il quale si incontra chicchessia, l’atteggiamento non può e non deve essere quella del ‘dipendente’ nei confronti del ‘datore di lavoro’ o peggio ancora del ‘soldato’ al cospetto del ‘generale’. Ad oggi nessun misterioso organo centrale conosce meglio di noi iscritti locali quelle che sono le problematiche cittadine, la storia politica degli ultimi anni e i ‘personaggi’ che a vario titolo si sono avvicendati nel tempo. In quanto alle regole, un partito che si rispetti ascolta, analizza, condivide e supporta i suoi rappresentanti territoriali”.
Immediata la nuova risposta di Vitali, che commenta: “E’ evidente il fatto che il partito centrale abbia l’obbligo di confrontarsi anche con le realtà locali. Avviene così non solo nell’Udc, ma anche negli altri partiti tra cui il Pdl, che mi onoro di rappresentare in consiglio comunale. Lo stesso consigliere Cerrone,
tuttavia, sembra esasperare l’invito che alcuni giorni fa ho rivolto all’Udc, parlando, forse impropriamente, di gerghi militareschi ed ordini gerarchici che farebbero presagire più ad una chiamata alle armi piuttosto che ad una dialettica democratica all’interno di un partito. Personalmente, credo che questa reazione del consigliere dell’Udc non sia altro che il giusto riflesso nell’acquisire la consapevolezza che vanno rispettate le direttive del partito centrale, purché questo sia il frutto di un processo democratico e condiviso
con i territori. Al consigliere Cerrone – prosegue – vorrei ricordare infine come a volte i partiti centrali si muovono in maniera distante dalle logiche territoriali. E’ avvenuto ad esempio alla Regione Lazio, dove l’Udc fa parte della maggioranza che sostiene l’attuale Presidente Renata Polverini, mentre a livello nazionale, in quello stesso periodo, lo stesso partito si collocava all’opposizione. Dunque, ben vengano le parole del consigliere, come ben venga il mio personale auspicio affinché i vertici regionali dell’Udc comprendano l’invito rivoltogli nei giorni scorsi, al fine di giungere ad una vera quadratura, in termini politici, delle alleanze per il quadrante Nord della Regione Lazio.”