CIVITAVECCHIA – Il consigliere regionale Emanuela Mari chiede chiarimenti ai vertici di Enel sul sito di Torre Valdaliga Nord che di fatto sembrerebbe già fuori servizio, visto che come si evince dai dati di produzione l’azienda acquista energia elettrica da altri paesi.
“Il dubbio sulla non economicità del sito di Civitavecchia si fa sempre più concreto e gli imbarazzanti silenzi degli esponenti delle relazioni istituzionali Enel ai tavoli convocati dalla Regione Lazio, denotano l’assenza di una qualsivoglia strategia per la riconversione produttiva del sito, gettando un’ombra sul futuro di un territorio che, in 70 anni di servitù, ha dato un contributo enorme ad Enel e all’Italia intera.
Le rassicurazioni che l’utilizzo del carbone cesserà nel 2025 non ci bastano, visto che ad oggi, ovvero inizio 2024, la centrale è tecnicamente già spenta e le commesse ridotte al minimo storico.
Così si uccide un territorio e il suo tessuto imprenditoriale, vengono meno le garanzie occupazionali per centinaia di lavoratori diretti e dell’indotto, si creano i presupposti per una smobilitazione del colosso energetico finora negata o malcelata.
Come Consigliere regionale rappresentante del territorio chiedo ai vertici Enel risposte immediat concrete, l’ora delle chiacchiere è finita, bisogna mettere a terra in tempi brevissimi dei progetti che diano gambe al processo di trasformazione economica del territorio nord del Lazio e che vanno a impattare su tutto il sistema economico regionale”
Lo dichiara il Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia, Emanuela Mari