“Massimiliano Grasso, che non vede poteri forti a Civitavecchia, sembra proprio quello che, come dice un proverbio inglese, non può vedere la foresta per colpa degli alberi. Insomma: se dev’esserci un dialogo all’interno del centro-destra cittadino dopo le elezioni locali, o Grasso comincia male o di questo dialogo non vuole far parte.
Se possedere un giornale, avere fino a poco tempo fa una televisione, essere un autorevole Dirigente dell’Autorità Portuale e responsabile comunicazione della stessa, conoscere tutto il movimento di imprenditoria che gira intorno ad una istituzione così importante.. Se tutto questo insomma non è potere forte di cui fa a tutto tondo parte è imbarazzante solo farcelo digerire
È un peccato, perché ciò ci fa ricordare le sue piroette politiche: giornalista vicino a Tidei, si trasferì baracca e burattini a centro-destra insieme a Moscherini, per poi (silurato quest’ultimo all’Autorità Portuale, dove nel frattempo aveva casualmente preso posto Grasso) essere la longa manus del Pd di Ciani e riscoprirsi di centro-destra quando quest’ultimo venne sostituito da Pasqualino Monti. Insomma, non vorremmo riscoprirlo tra qualche mese sotto un’altra bandiera, magari quella di un nuovo Presidente della Autorità Portuale: ma a quanto pare è stato interessato sempre e soltanto alla posizione politica del numero uno del porto, e ciò alimenta a dismisura i sospetti che si sia presentato a candidato sindaco solo per poter esprimere la famosa “terna”, o essere un garante di qualche nome da inserirvi dall’interno del consiglio comunale.
Ricordiamo solo a Grasso la Sua intervista a caldo su Trc dove si lamentava del poco supporto avuto dal Porto: una chiara ammissione di discesa in campo di un ente pubblico, e per la verità un’ammissione che dovrebbe far rima con dimissione. Come si può pensare che una istituzione finanziata con soldi pubblici partecipi ad una competizione elettorale? Se questo è il concetto che il Grasso ha delle Istituzioni, beh: c’è poco da commentare.
Comunque benvenuto in politica a Grasso: il sospetto è che il ruolo di consigliere comunale gli piacerà poco, anche perché ottenuto con uno sforzo enorme: due partiti, quattro liste civiche, un esercito di candidati per produrre il 18%, mentre il nostro candidato indicato da Forza Italia (e non da una Lista civica, appunto, come la sua) ha avuto un valore partitico del 12,8%.
È da questo valore (vero, politico) che bisogna partire, per costruire il futuro. Perché Forza Italia ha un concetto completamente diverso della politica, rivoluzionario forse, rifondarolo o comunista certamente no. È il concetto della politica fatta sul territorio, e non inventata, improvvisata, a quattro mesi dalle elezioni. A dimostrarlo ci sono le sedi politiche aperte sul territorio da nostri esponenti come Frascarelli, Mari e Marino, e di tanti ragazzi/e giovani ma preparati , della politica fatta nell’interesse della gente comune, della politica che insomma siamo abituati a fare dal 1994. Magari, possibilmente, con la tessera in tasca: Grasso ne ha qualcuna? E i “forzisti della prima ora” ne hanno mai avuta una? Chissà. Guarderemo negli archivi.
Per il resto ci auguriamo di non dover più tornare si questi argomenti. Forza Italia è e resta aperta, tanto da non aver fatto ricorso, giacché Grasso tiene tanto ai ricorsi, per l’esclusione della lista-civetta Forza Civitavecchia, come ha fatto (a dimostrazione della “limpida” origine “moderata” della coalizione di Grasso) il Pd con i Democratici per Grasso e il loro ulivista simbolo. Il centro-destra va ricostruito, la città va aiutata e Forza Italia continua il suo lavoro. Altre risposte non ci riguardano. Sempre con chi ci vuole stare a certi valori, facendo nel caso, per l’esclusivo bene dei cittadini e sotto il segno della responsabilità, anche passi indietro.”
Forza Italia Civitavecchia