CIVITAVECCHIA – “Non ci sembra vero che, in un momento tragico per l’economia e il lavoro di Civitavecchia e di tutto il comprensorio, leggere le parole del Presidente del Codacons del Lazio, che ritiene pochi i posti di lavoro nella centrale di TvNord”. Esordisce così Vincenzo Gari, della Segreteria Regionale Cisal-FederEnergia, che polemizza apertamente con la presa di posizione di Sabrina De Paolis.
“Ricordiamo al Presidente – prosegue Gari – che nella centrale lavorano e producono ricchezza per la Nazione circa mille lavoratori che, sommati alle loro famiglie, sono minimo quattromila cittadini che vivono grazie al funzionamento della centrale, e non poche persone. Siamo quindi convinti che si è trattato di uno scivolone del Presidente. Ricordiamo inoltre che con la centrale lavorano giornalmente decine di attività commerciali, elettrici, meccanici, abbigliamento, lavanderie, alimentari, ferramenta, ecc.ecc. Per non parlare dei finanziamenti concordati a suo tempo giustamente con i Comuni di tutto il comprensorio, che proprio in questo momento difficile hanno fatto si di contenere le tasse locali, infine ricordiamo gli aiuti a sport e cultura. Quindi siamo contenti e fiduciosi dei controlli che verranno fatti, d’altronde la centrale è monitorata giornalmente e è controllata dagli enti di Stato come Asl, Arpa Lazio, Ispra e Osservatorio ambientale, ed a oggi è tutto regolare. Bene il Sindaco Cozzolino che ha ritenuto di aspettare le dovute conclusioni delle verifiche chieste dai Giudici del TAR prima di prendere delle decisioni cosi importanti. Sperando che, ma siamo più che sicuri vista la serietà dell’Associazione Codacons che già sarà stato fatto invece un reclamo o magari un ricorso, anche per l’inquinamento delle navi in porto che con i camini bassi e senza nessun tipo di filtrazione i fumi che producono, penetrano proprio nelle case e nel centro storico, proprio dove risulta essere più alto il tasso di inquinamento”.
“La Cisal seppur con limitati compiti – conclude Gari – continuerà a battersi per quei principi che abbiamo detto sopra ed in particolare che garantiscono la difesa dei posti di lavoro a tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori e degli ambienti di lavoro, a difesa delle comunità in cui operano ma che è anche dove vivono. Il senso di responsabilità ci dice di evitare facili allarmismi alla città ma anche ai mille e passa lavoratori che operano nella centrale, entrambi preoccupati per la loro salute e per la precarietà del loro lavoro”.