CIVITAVECCHIA – Tensione stamattina in Consiglio comunale con una vibrante contestazione all’indirizzo del Sindaco e della Maggioranza messa in scena da numerosi lavoratori di Hcs e militanti dell’opposizione, a tratti furibondi per la situazione contabile delle municipalizzate cittadine ed il mancato versamento dei contributi previdenziali. Toni accesi e parole colorite hanno indotto la Polizia locale ad intervenire per cercare di sedare gli animi, mentre il Sindaco Moscherini, principale bersaglio dei contestatori, si è allontanato dall’aula per poi censurare la contestazione subita. “Il consiglio comunale di questa mattina è stato trasformato in una gazzarra elettorale – il suo commento – Le proteste di oggi non sono altro che il frutto dell’iniziativa di persone spedite appositamente dal Pd e dall’opposizione per urlare nel tentativo di far saltare il consiglio comunale. Tra queste persone, figurano le solite comparse, tra cui un certo Manolo Peris, sedicente giovane ‘democratico’ del Pd e dipendente di una società che lavora per conto dell’Asl, e non in Hcs, il quale nello schiamazzare e gridare contro i banchi del consiglio, ha cercato in tutti modi, filmati alla mano, di far naufragare la civile discussione tra maggioranza ed opposizione. Sarebbe interessante, invece, che Manolo Peris consigliasse a coloro che ritengono di essere in pericolo lavorativo, come si fa ad essere assunti alla Asl. Personalmente, sono stato bersagliato, come tutta la maggioranza d’altronde, di insulti ed offese da parte di un’altra persona che sarà presto identificata e contro la quale sporgerò immediatamente denuncia per ottenere il risarcimento dei danni. Questi, purtroppo, sono i metodi di questa opposizione becera e scriteriata ormai ridotta all’osso”.
“E’ invece di maggiore interesse per i cittadini – prosegue – sapere che, dopo la gazzarra, si è proceduto al voto di alcune importanti delibere, tra le quali in particolare si è approvato il project financing per la realizzazione della Cittadella dello Sport che porrà fine, come è già stato fatto con la Cittadella della Musica e presto con quella della Danza, alla riqualificazione immediata di un sistema di infrastrutture sportive, ereditate ad un livello di degrado inaccettabile anche per le stesse associazioni calcistiche. Questo è il modo di operare della maggioranza delle larghe intese: fare per risanare, ristrutturare e creare nuove iniziative soprattutto per i giovani, al fine di cambiare questa città, messa in ginocchio da una mala gestio politica di oltre 60 anni”.
Curioso dimenticare in tal senso che delle “male gestioni” degli ultimi anni hanno fatto parte lo stesso Moscherini, Consigliere comunale di maggioranza e Presidente del Consiglio nella seconda Giunta Tidei, e buona parte del Pdl che attualmente lo sostiene, organico alla Giunta De Sio nei suoi quattro anni di mandato dal 2001 al 2005.
La pensa diversamente dal Primo cittadino il Consigliere del Pd Marietta Tidei, che offre una lettura diversa di quanto accaduto stamane in Consiglio comunale. “Si trattava di discutere – spiega – la trasformazione del modello di impresa per le partecipate, da esclusivamente pubblica a mista con partecipazione pubblica-privata. La Giunta aveva deciso per conto suo e così il Consiglio si era trovato defraudato della sua potestà fondata sul diritto dovere di fornire gli atti di controllo per il governo delle sue partecipate. Un atto incredibile di tracotanza, di abuso consumato contro le prerogative istituzionali del Consiglio, di surroga di quel diritto attraverso la sovrapposizione autoritaria della Giunta. L’ennesimo tentativo di sottrarsi ad una discussione libera, democratica, partecipata, trasparente. E’ emerso invece il tentativo di fare passare nel silenzio decisioni che riguardano a questo punto non solo prerogative istituzionali, generalmente sacre agli uomini pubblici che le amano e le custodiscono gelosamente, ma anche i destini di centinaia lavoratori delle aziende comunali e delle loro famiglie per i quali non sono stati versati i contributi previdenziali. Quello di stamane rimane un atto che si è consumato fra i fischi le urla e la rabbia di decine di lavoratori in risposta ai balbettii di Moscherini e dei suoi amici più intimi”.
Sulla stessa linea il commento del Capogruppo Pd Marco Piendibene. “Il consiglio comunale di oggi – il suo commento – ha sancito il totale disimpegno dell’amministrazione Moscherini sul dramma che i lavoratori delle municipalizzate stanno vivendo sulla propria pelle. Il tentativo di discutere in giunta le modalità della cessione delle Holding ai privati sarà da noi avversato con un ricorso agli organi competenti in quanto la materia è di competenza del Consiglio Comunale ma è un segno tangibile che il sindaco vuole scaricare sui privati la responsabilità di eventuali licenziamenti. Certamente oggi sarebbe stato difficile per Moscherini trattare questa materia in Consiglio data la presenza di un centinaio di lavoratori inferociti che hanno ormai ben capito che qualcuno si è appropriato di parte dei propri soldi destinati a garantire le loro pensioni”. Piendibene sintetizza poi i numeri di quello che definisce un “disastro” nella gestione di Hcs: otto milioni di euro di debiti con erario ed Enti previdenziali (soldi sottratti ai lavoratori); sette milioni di debiti con fornitori; undici milioni di debiti con le banche. Totale 26 milioni di debito accumulati in circa due anni di funzionamento a regime di questa “meravigliosa” intuizione delle holding che è servita soltanto ad occultare (male) nei bilanci delle municipalizzate i debiti che sarebbero ricaduti sul bilancio comunale. Moscherini ordina – pagate però gli stipendi fino al 27 aprile – così nessuno se ne accorge. Questo – conclude il Capogruppo Pd – oltre ad essere indubbiamente un reato penale, è pure l’atteggiamento di chi sa che, perse le elezioni, non dovrà incontrare per strada i padri di famiglia che ha messo in mezzo ad una strada”.