CIVITAVECCHIA – “Non firmiamo alcuna intesa entro il 19 novembre”. Sono categorici i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Usb e Ugl confederali e delle categorie in merito al futuro di Hcs, non accettando in sostanza la soluzione della cassa integrazione per i dipendenti della Holding; almeno fino a quando, dicono a chiare lettere le OO.SS, non sarà definito chiaramente un Piano industriale per salvare le municipalizzate e tutelare i lavoratori, per i quali vengono comunque proposte soluzioni alternative.
Ad ogni modo lunedì parteciperanno all’incontro in Regione, “solo dopo aver ricevuto assicurazioni – si legge in una nota unitaria dei sindacati – da parte dei funzionari dell’assessorato al lavoro, su come la convocazione della riunione costituisce semplicemente l’apertura delle procedure per ricercare, attraverso un confronto da svolgersi in tempi congrui, un eventuale accordo tra liquidatori di HCS, Amministratori delle Società partecipate, Amministrazione del Comune di Civitavecchia e OO.SS. territoriali”.
Nel merito i sindacati ribadiscono “ferma contrarietà rispetto ad ogni ipotesi di svendita e privatizzazione selvaggia dei servizi pubblici locali”. “Ritengono indispensabile – prosegue la nota – per sottoscrivere qualsiasi accordo, partire dalla condivisione di un “piano industriale” capace di salvaguardare l’occupazione in essere e i diritti contrattuali e di legge dei lavoratori. Credono sia possibile evitare il ricorso con numeri elevati alla cassa integrazione agendo, invece, su altri strumenti che consentano di eliminare sprechi e privilegi, razionalizzare e riorganizzare i servizi, e, semmai, ridurre ulteriormente il costo del lavoro, attraverso interventi di “accompagno alla pensione” per i dipendenti più anziani e con più anni di servizio. Per quanto riguarda il metodo, non intendono sottoscrivere accordi se non dopo un pronunciamento formale dei lavoratori e delle lavoratrici che saranno informati e coinvolti, rispetto all’andamento del confronto, a partire da una prima assemblea che verrà programmata, dopo l’incontro di lunedì e comunque non oltre la fine della prossima settimana”.