I Cittadini per l’Aria ai Sindaci: “Adesso è il momento di cambiare l’aria delle nostre città”

ROMA – Dopo l’appello inviato dalle maggiori associazioni di pediatri e neonatologi all’Associazione Nazionale dei Sindaci d’Italia (ANCI) e a un grandissimo numero di Sindaci, Cittadini per l’Aria rilancia sul tema dell’inquinamento atmosferico nelle nostre città e sui suoi effetti sulla nostra salute. L’Associazione chiede ai Sindaci di adottare azioni, anche drastiche, davvero incisive per ridurre le concentrazioni al più presto e proteggere i bambini che vivono nel nostro Paese dal danno che deriva dagli insostenibili livelli di inquinamento dell’aria.

In una lettera indirizzata ai Sindaci italiani Cittadini per l’aria evidenzia che “forti della consapevolezza che non agire comporta un danno certo e del sostegno dei medici, ed in particolare di quelli che curano i più piccoli e sensibili, e che rappresentano il futuro del nostro paese, potete e dovete avere il coraggio di agire con decisione e rapidità, senza timore di coloro che vogliono imporre una visione delle nostre città arretrata e nociva alla nostra salute e al benessere comune”.

La campagna dell’associazione a fianco dei pediatri – nell’opera di divulgazione dei materiali inviati a ospedali e studi medici per sensibilizzare sul tema dell’aria e dei comportamenti virtuosi per proteggersi e ridurre l’inquinamento – si trasforma oggi in un invito.

“Chiediamo ai Sindaci – dice la Presidente dell’associazione Anna Gerometta – di usare l’evidenza della ricerca scientifica, le risorse sviluppate da più parti negli ultimi anni e gli esempi delle molte città che in Europa e nel mondo hanno realizzato trasformazioni coraggiose, per attuare le misure necessarie a anteporre, anche nelle nostre città, la tutela della salute nell’ideazione e nello sviluppo delle politiche urbane”.

La lettera si trasforma, così, in un piccolo prontuario di risorse che, aggiungendosi a quelle offerte dai pediatri nel documento “Suggerimenti d’intervento”, fornisce indicazioni di strumenti, a disposizione delle Amministrazioni, per stimare il beneficio economico delle azioni a sostegno della pedonalità e ciclabilità, pianificare zone a traffico limitato davvero efficaci, essere al fianco di scuole, genitori e bambini nella pianificazione di Strade scolastiche e tanto altro.

In conclusione, l’associazione si appella ai Sindaci anche affinché “parlino ai cittadini in prima persona, spiegando loro perché è necessario cambiare e quali vantaggi ne trarrà la città e chi vi abita”. “Senza un impegno vero su una comunicazione che coinvolga i cittadini” sottolinea Anna Gerometta, “le azioni rischiano di fallire e agire sarà più complesso e costoso per la collettività”.

L’iniziativa dei pediatri ha già fatto breccia presso i Sindaci, fra i quali c’è chi ha iniziato ad agire, aprendo un dialogo.

Nuovi importanti studi aggiungono, d’altra parte, ulteriori evidenze scientifiche circa il danno che le infezioni respiratorie contratte nell’infanzia determinano nell’età adulta e l’impatto dell’inquinamento da traffico sulla salute degli adulti nelle città. A questo ultimo proposito, una ricerca appena pubblicata conclude che il biossido di azoto (NO2), il carbonio elementare (EC) e il particolato fine derivanti dal traffico determinano un incremento del rischio di mortalità del 4%, 2% e 3%, ad ogni 10, 1 e 5 µg/m³ presenti in atmosfera.