I lavoratori della ditta di pulizia del Centro Chimico senza stipendio da due mesi

centro chimico s. luciaCIVITAVECCHIA – I lavoratori della ditta di pulizie impiegata presso il Centro Chimico Cetli Nbc sono in stato di agitazione. Da circa due mesi attendono infatti lo stipendio e la situazione è divenuta ora insostenibile, con i sindacati che hanno mosso i primi passi della protesta anche se la vertenza non si profila purtroppo di immediata risoluzione, come spiega il Consigliere provinciale Gino De Paolis che esprime immediata solidarietà con i lavoratori: “Il Ministero della Difesa ha già corrisposto quanto dovuto alla ditta che gestisce il servizio di pulizia. Il problema sembra, quindi, risiedere nella incapacità della ditta di svolgere il proprio lavoro, non tenendo conto delle istanze dei lavoratori impiegati. Purtroppo è il sistema degli appalti e delle esternalizzazioni che va modificato; un sistema che consente a ditte spesso inadeguate di svolgere servizi fondamentali per il funzionamento degli enti pubblici. E’ inaccettabile che lavoratori che svolgono un ruolo indispensabile per tutta l’attività del Cetli Nbc siano trattati in questo modo, meriterebbero una stabilizzazione perché sono anni che lavorano nel Centro Chimico in queste condizioni, passando sotto la gestione di una ditta all’altra”:
“Uno studio economico dimostra inequivocabilmente – continua De Paolis – che assumendo, anche part time, tali tipologie di lavoratori con contratti base del personale civile del Ministero della Difesa, si risparmierebbe oltre la metà di quanto attualmente lo Stato paga per ogni ora di lavoro svolto da ogni singolo lavoratore, ottenendo al contempo un miglioramento del servizio in termini qualitativi e quantitativi. Questo sistema finisce per arricchire le ditte, che intascano percentuali altissime sulla pelle dei lavoratori. Quelle stesse ditte che spesso sono create ad hoc per partecipare alle gare di appalto. E’ necessario quindi – conclude l’esponente di Sel – interrompere questo circolo vizioso, e in questo momento di crisi dare un segnale per la riduzione dei costi pubblici e nel contempo per consentire ai lavoratori di sopravvivere”.