In vista dell’avvicinarsi delle prossime elezioni amministrative Tullio Nunzi della Confcommercio, consapevole del ruolo che il terziario ricopre in città e del rispetto scarso della politica nei suoi confronti, ci lascia un Decalogo a uso e consumo degli imprenditori commerciali, turistici e dei servizi di Civitavecchia per scegliere consapevolmente di non dare il proprio voto a chi rientra in questi punti:
1. a chi reputa tale settore marginale[quello del terziario]
2. a chi ha sempre avuto un atteggiamento snobistico nei confronti di una categoria che a Civitavecchia ha creato occupazione, funzionando spesso da ammortizzatore sociale
3. a chi ha sempre privilegiato la grande distribuzione, trascurando l’importanza dei negozi di vicinato, per la qualificazione urbana e per lo sviluppo turistico e per la loro funzione sociale
4. a chi giudica commercianti e operatori turistici esclusivamente alla stregua di evasori fiscali, invece di piccoli e medi imprenditori protagonisti del cambiamento e della rinascita di questa città
5. a chi non ha mai dato importanza al territorio, determinante per lo sviluppo turistico di
Civitavecchia, lasciandolo devastare con scelte poco lungimiranti
6. a chi non è stato capace di creare una sinergia né di fare sistema tra istituzioni, imprenditori e forze sociali tale da permettere uno sviluppo alternativo a quello energetico, che di fatto si è rivelato monopolistico e pesantemente condizionante
7. a chi interpreta il turismo come fiera paesana, non comprendendo che è un settore economico competitivo altamente qualificato, e come tale necessita di infrastrutture, logistica, trasporto, arredo urbano, promozione
8. a chi non ha mai preteso che negli organismi deputati alle decisioni sullo sviluppo economico prevalessero criteri di competenza e professionalità, preferendo a talento e merito logiche di appartenenza e fedeltà.