CIVITAVECCHIA – Aveva ragione l’Ugl. Non c’è nessuna domanda di cassa integrazione per i lavoratori della Seport negli uffici ministeriali. La conferma è arrivata proprio dal Ministero del Lavoro che, con una nota ufficiale, ha risposto ai dubbi sollevati dal sindacato specificando che “agli atti dell’Ufficio non risulta alcuna verifica espletata”.
“E’ del tutto evidente – afferma il Segretario provinciale dell’Ugl Igiene ambientale Stefano Cantarini – che per ‘verifica espletata’, chi conosce la procedura sa perfettamente che il Ministero si riferisce al fatto che definita la
consultazione sindacale, la Se.Port doveva inoltrare la domanda redatta in tre copie di cui una in bollo, sottoscritta da un rappresentante legale dell’azienda, su apposito mod. Cigs/Solid-1, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il quale per legge nei trenta giorni successivi emana il Decreto di autorizzazione utile all’azienda anche per la presentazione del rimborso dei contributi Inps. Chiediamo alla dirigenza Se.port: è stato mai inoltrato il modello Cigs al Ministero? E’ mai arrivato il Decreto autorizzativo? E’ stata mai attivata la procedura di rimborso contributivo presso l’Inps di Civitavecchia? Se tutto ciò, per assurdo, non fosse avvenuto allora ci sarebbe da chiedersi a chi hanno giovato i sacrifici dei lavoratori”.
Più che minacciosa la conclusione di Cantarini: “Crediamo che a tutela dei lavoratori qual’ora non dovessimo ricevere risposta ai nostri quesiti, ci vedremo costretti a richiedere l’intervento della Magistratura per chiarire un silenzio sempre più rumoroso”.