Il Pd “smonta” i numeri di Moscherini sulle municipalizzate

autobusCIVITAVECCHIA – E’ reazione quasi furibonda quella del gruppo consigliare del Pd alle dichiarazioni rese ieri dal Sindaco Gianni Moscherini in merito alla situazione economica, pregressa e attuale, delle municipalizzate cittadine. Cifre e dati che i consiglieri Marietta Tidei, Marco Piendibene e Nicola Porro contestano e smentiscono, parlando senza mezzi termini di “bugie” da parte del Primo cittadino, ribattendo punto per punto.
“Prima dell’avvento di Moscherini – affermano i tre consiglieri Pd – nel 2006, Etruria Servizi spa, dopo un periodo di risanamento condotto dalla Dott.ssa Albano, ha chiuso il bilancio con circa 700mila euro di utile e 120mila euro di capitale sociale; Etm Spa nel 2005 ha avuto 6mila euro di utile mentre nel 2006 ha avuto 100mila euro di utile con un capitale sociale certificato di 2,4 milioni di euro Mai le due aziende avevano ritardato (e men che meno omesso) il versamento di contributi, tfr, ecc. Nel 2012, dopo 5 anni di “cura” Moscherini: il capitale sociale non esiste più (Etm da 2,4 milioni oggi ha 10mila euro); i debiti finanziari di tutte le municipalizzate assommano a 26 milioni (8 milioni di euro di soldi sottratti ai lavoratori per debiti con erario ed Enti previdenziali, 7 milioni di debiti con fornitori, 11 milioni di debiti con le banche;) i 17 milioni di crediti vantati sono in gran parte fittizi (vengono riportati in bilancio da anni pur se inesigibili) e dunque non verranno mai incassati”.
Per Piendibene, Tidei e Porro “Moscherini mente quando parla del sistema di vigilanza delle holding. Lo statuto prevede il meccanismo del controllo analogo, la cui composizione avrebbe dovuto essere paritetica tra maggioranza e opposizione mentre in realtà quella commissione è composta da soli consiglieri di maggioranza. Risulta agli atti del consiglio la nostra contestazione alla mancata surroga di consiglieri che sono passati dalla minoranza alla maggioranza sia nelle commissioni consiliari che nella stessa commissione per il controllo analogo”.
“In conclusione – terminano i tre consiglieri lanciando una sfida al Sindaco – può dirsi che se Moscherini ha ereditato aziende con difficoltà finanziarie, egli ha letteralmente devastato quelle aziende, mettendo in serio pericolo quei posti di lavoro. Siamo pronti a dimostrare quanto affermiamo in un contraddittorio pubblico, anche di fronte a tutti i lavoratori, con cifre e bilanci alla mano. A lui la scelta del giorno e del luogo”.
Duro anche il commento del candidato sindaco del centrosinistra Pietro Tidei dopo il vertice di ieri tra Moscherini e i sindacati. “Riunioni di chiarimento fra sindacati e Comune che non chiariscono ma che, anzi, appesantiscono le responsabilità dell’Amministrazione sui disastri delle partecipate (Hcs e Sot). Milioni di euro dispersi fra mancati versamenti agli istituti previdenziali, mancate riscossioni di tributi dovuti da parte dei contribuenti, progetti di ingegneria aziendale improntati alla megalomania che nessuno avrebbe dovuto mai predisporre in presenza di situazioni aziendali almeno precarie, assunzioni effettuate fuori da ogni compatibilità economica e da ogni esigenza reale di personale, poste in bilancio di crediti esigibili che, probabilmente, non potranno mai essere tali per concomitanti cause di difficoltà sociali e, dulcis in fundo e sempre che l’elenco delle doglianze possa considerarsi terminato, tentativi di svendita di aziende ormai decotte e logorate sul piano economico patrimoniale da improvvisati manager a cui non andrebbero affidati nemmeno i gallinari. Altro che le aziende. Nessuno – prosegue Tidei – potrà comprare quelle aziende in un contesto come questo e, ammesso che ci sia qualche avventuriero disponibile a farlo, ciò avverrebbe per un perverso progetto: quello di liquidare con le aziende anche i quattrocento dipendenti e le loro famiglie. Un disastro economico patrimoniale correlato con un disastro sociale, quest’ultimo particolarmente grave per le ricadute che potrebbe avere per l’economia e l’occupazione cittadina. Il complesso delle partecipate appare in questo quadro più che un ‘sistema’ di imprese un complesso di scatole cinesi da prestarsi a giochetti per mercanti e avventurieri. Sullo sfondo – conclude il Deputato del Pd – di una condizione di rilassamento generale del personale sul piano delle motivazioni, segnato da due ulteriori allarmanti notizie: la mancanza di carburante per far viaggiare gli autobus del trasporto pubblico e l’incursione della polizia per individuare assenteismi e abusi”.