CIVITAVECCHIA – Pasqualino Monti, Presidente dell’Autorità Portuale, affronta in una conferenza stampa il tema della “trasparenza” per rispondere agli attacchi di una parte del Pd e della deputata Marietta Tidei, che avevano denunciato alcune spese dell’Autorità Portuale, relative al bilancio di previsione delle uscite 2013, riferite a quasi 2 milioni e mezzo di euro per attività di comunicazione e promozione, all’elevato costo dei dipendenti del porto e alle assunzioni effettuate senza concorsi pubblici. Sull’argomento era intervenuto anche Vittorio Petrelli, esponente della lista civica “Partiamo dai Cittadini”, denunciando gli alti costi dell’amministrazione del porto e le spese eccessive, come 2700 euro di cravatte con il logo del porto, 33.000 euro di catering e rimborsi esagerati per pranzi e cene di lavoro. Cifre in seguito smentite dallo stesso Petrelli, dopo più attenti controlli ai dati forniti dall’Autorità Portuale, poiché le spese non risultano gravare infatti sull’Ente in quanto sostenute completamente dagli sponsor della manifestazione “Due giorni del Mediterraneo”.
Tre eventi nel 2013, secondo il Presidente, hanno avuto dei costi non preventivati sulle finanze del porto: il problema delle navi Tunisine che sono rimaste ferme nel porto per cinque giorni e il ritardo della partenza della “Nave della Legalità” a cui l’Autorità, aiutata dalla Protezione Civile, aveva offerto cibo e bevande.
“Il porto segue tre obiettivi principali: regolamentare, controllare il mercato e promuovere i traffici – ha dichiarato Monti – Per riuscire in questi compiti è imprescindibile non avvalersi di campagne di comunicazione e pubblicità idonee a far conoscere e vendere il sistema porto per attrarre nuovo traffico, tutte le spese effettuate quindi sono state necessarie e fondamentali e si riferiscono anche a partecipazioni a fiere internazionali ed eventi di promozione. Il tema della ‘trasparenza’, più volte affrontato e richiesto dai vari partiti politici, è definito dal Decreto Legge 33/2013 e si riferisce agli obblighi di trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”.
Monti ha affermato di essersi sentito “indignato per le accuse infondate” a lui rivolte e si dichiara pronto ad agire legalmente per le calunnie alla sua persona, assicurando che i dati relativi all’Autorità Portuale, ai numeri del Porto ma anche i dati personali suoi e dei suoi familiari, come il modello 730 per la dichiarazione dei redditi, sono già visionabili e facilmente raggiungibili sul sito dell’Autorità stessa.
“I numeri del porto negli ultimi anni sono aumentati moltissimo – ha sottolineato – anche più della media nazionale”, ricordando un articolo di Gian Antonio Stella pubblicato sul Corriere della Sera in cui si evidenzia con un +4% rispetto all’occupazione diretta al porto e più di 550 milioni di investimenti, tra pubblici e privati, già stanziati per i lavori futuri. “In tre anni i ricavi dell’Ente sono raddoppiati, da 38 a 70 milioni di euro di entrate, e il network’Porti di Roma e del Lazio’, perché l’Autorità si occupa anche dei due scali storici di Gaeta e Fiumicino, è diventato per volume di commesse nel settore la prima stazione appaltante d’Italia, portando benessere anche su 220 imprese del territorio di Civitavecchia e su tutta l’economia locale grazie anche ai 2,6 milioni di croceristi che hanno attraversato e visitato il nostro territorio nel 2013”.
Monti ha parlato infine del futuro del Porto di Civitavecchia, auspicando un maggiore dialogo tra mare e terra, dove le materie prime possano arrivare al porto e poi trasformarsi nelle vicinanze(zona industriale o zone limitrofe) nei prodotti finiti, “in maniera tale da spostare la filiera produttiva e rendere disponibili ulteriori posti di lavoro per gli abitanti della città e del comprensorio”.
“Il progetto che si sta attuando – ha concluso – è quello di ingrandire il porto tagliando le spese correnti e utilizzando i ricavi utili per maggiori infrastrutture in grado di espandere le potenzialità dello stesso ed avvicinarsi al mercato di consumo; il guadagno del Porto dopotutto si basa principalmente sulle tasse dalle merci, sull’ancoraggio delle navi e sulle concessioni demaniali. Non bisogna dimenticare comunque che l’occupazione nasce anche dalla rivalutazione dei beni culturali delle nostre zone sia che siano le tre ville romane nei pressi della Frasca sia che si parli della Darsena Romana e del Porto storico. Si svolgeranno in questo ambito delle ‘giornate della trasparenza’ proprio per comunicare alla popolazione cosa si è fatto e cosa ancora si farà per il porto nei prossimi mesi”.