CIVITAVECCHIA – L’esito, forse, era scontato. Ma non era scontato il risultato in termini di percentuali di consensi.
Timori più che fondati di inquinamento del voto e alcune ambiguità di certa sinistra facevano presupporre che alla fine Tidei ce l’avrebbe fatta, ma con tanta suspence! Chiediamoci il perché di questo risultato sorprendente.
Intanto, riteniamo che il successo di questa disputa non sia per merito del candidato designato ma per demerito del suo avversario, l’attuale sindaco e futuro candidato per il centrodestra. Ha fatto del tutto per deludere chi nel passato lo ha sostenuto e acclamato. Non ha fatto scelte per la collettività, non ha gestito in modo funzionale la macchina amministrativa, non ha dato priorità alla soluzione di problemi che invece erano emergenti. Si è completamente disinteressato di settori non immediatamente produttivi, non ha saputo valorizzare e ottimizzare le risorse umane a disposizione. Non ha saputo razionalizzare e distribuire le risorse economiche. Ha privilegiato nomine di consulenti e dirigenti in funzione di vincoli elettorali e non della professionalità e della competenza. Merito e competenze, tanto decantati in campagna elettorale, sono stati valori completamenti trascurati nell’occupazione di settori strategici.
Lo stile che ha caratterizzato le vicende politiche di questo quinquennio non si è discostato dal consueto e deleterio modo dell’agire politico. Reclutare personaggi asserviti, prendere tutto ciò che fa numero, accogliere istanze di dubbia legittimità e concedere pur di ottenere il consenso e mantenere il potere, che naturalmente, non è mai stato fine a se stesso.
Tanti, troppi, errori, peraltro accentuati a fine consigliatura, non hanno fatto altro che deprimere un giudizio dei cittadini, già abbastanza negativo nei riguardi del futuro candidato sindaco di centro destra.
E, come spesso accade, la gente ormai stanca, demotivata, delusa, tradita, perde le speranze, diventa fatalista e va alla ricerca del male minore tra quelli conosciuti. Non solo. Come nel pensiero leopardiano, anche il ricordo più brutto, nel tempo viene scolorito, perde di emozioni e si ripresenta alla mente scemato, quasi piacevole, in presenza di una attualità e di una realtà meno edificante! Quindi, nel dubbio amletico della scelta, la gran parte dei cittadini, oggi di fronte ad una proposta di prosecuzione di un governo confuso, spendaccione, forte nel pensiero ma debole e contraddittorio nell’azione, in preda alla disperazione per l’incertezza di un futuro simile ad un salto nel buio, si rassegna a riprendersi ciò che ritiene essere un po’ meglio. Un Sindaco che ha già conosciuto, anche se, nel passato, ha governato senza eccezionalità, senza infamia e senza lode.
Alle prossime consultazioni amministrative di maggio, questo potrà accadere solo se a Civitavecchia forze nuove, distanti da quelle logiche di potere che contrappongono in dispute simili a guerre gli avversari, non avranno il coraggio e la forza di irrompere nella scena politica per entusiasmare e ridare coraggio e fiducia ai cittadini. Un altro governo della città è possibile come è possibile che forze e idee nuove possano far rinascere la politica.
Il Movimento di Idee L’Ancora e con esso il Polo per l’Alternativa, di cui oggi è parte, di fronte al disorientamento che tale stato di cose determina, ritiene di avere quella forza che spinge, anzi obbliga, con grande senso di responsabilità, a presentare ai cittadini mortificati negli anni da una politica distante da interessi superiori, una proposta nuova, in linea con i bisogni e le aspettative di un popolo deluso ma non rassegnato, fatta di prospettive, idee e obiettivi, che diventano progetti e percorsi alternativi a quelli che il vecchio e il presente hanno saputo offrire.
Damiria Delmirani – Coordinatarice L’Ancora, componente del Polo per l’Alternativa