CIVITAVECCHIA – Il primo Consiglio comunale della nuova amministrazione Tidei ricomincia da dove si era conclusa la campagna elettorale: scontro di fuoco tra gli opposti schieramenti. E così la seduta andata in scena questo pomeriggio all’aula Pucci ha subito offerto un saggio del clima politica che sembra profilarsi in questa nuova consiliatura, con maggioranza e opposizione e, soprattutto, con Tidei e Moscherini coinvolti in duro faccia a faccia, accompagnati da un clima da stadio all’interno della sala consiliare, gremita di cittadini ma anche di Forze dell’Ordine. Come in una partita di calcio al fischio di inizio è stato immediatamente gioco maschio, con l’ex Primo cittadino Moscherini costretto a vestire i panni che da Sindaco ha sempre rinfacciato all’allora opposizione: quello dell’ostruzionista o, vista da un altro punto di vista, del difensore delle regole infrante. Sotto accusa per Moscherini la legittimità della convocazione del Consiglio comunale e l’elezione a Sindaco di Tidei, a suo avviso ineleggibile in quanto ancora Deputato. Una contestazione che ha scatenato la reazione del pubblico di parte tideiana, pronto a lanciare bordate di fischi all’indirizzo dello storico avversario, con il Presidente del Consiglio pro tempore Giancarlo Frascarelli che ha minacciato di far svolgere la seduta a porte chiuse; dal canto suo Tidei ha rimarcato come la legge gli consenta un margine di 30 giorni di tempo per sciogliere le riserve sulla carica istituzionale da scegliere e quindi per presentare le dimissioni da deputato; nessuna ineleggibilità, dunque, secondo il Primo cittadino, ma solo una incompatibilità che al momento rientra pienamente nei tempi consentiti dalla legge.
Placati gli animi si è provveduto a ratificare la surroga dei consiglieri Roberta Galletta e Sergio Serpente, nominati assessori, con i primi non eletti delle rispettive liste Annalisa Tomassini e Giulio Agostini. Successivamente si è provveduto invece all’elezione del Presidente del Consiglio comunale, andata tuttavia a vuoto: Marco Piendibene ha infatti ottenuto 16 voti contro i 17 necessari (ovvero la maggioranza dei due terzi) per la sua elezione, rimandata a questo punto al prossimo Consiglio.
A quel punto si è passati quindi al passaggio formale del giuramento a Sindaco di Pietro Tidei, che subito dopo ha relazionato sugli indirizzi programmatici della sua amministrazione. Un lungo intervento che ha toccato tutti i temi più salienti della conclusa campagna elettorale, con ampie considerazioni sulla disastrosa situazione economica del Comune. Ed il confronto tra maggioranza e opposizione a quel punto si è subito rinfocolato. Prepariamoci di sicuro a nuovi Consigli comunali tutt’altro che pacifici.