CIVITAVECCHIA – “L’ Enel ma anche Tirreno Power hanno sempre rispettato i patti sottoscritti”, “una efficiente rete di monitoraggio delle emissioni”, “i più alti standard occupazionali”, “il massimo del ritorno e della tutela ambientale”, “controparti responsabili e affidabili”. Potrebbero sembrare i passaggi salienti di uno dei tanti comunicati stampa propagandistici dell’Enel. Sono invece gli estratti più significativi di una nota della Flaei Cisl che, inserendosi nelle polemiche di questi giorni sulla possibile chiusura delle centrali elettriche di Civitavecchia dopo il caso Ilva di Taranto, si lancia in una accorata difesa dei due gestori energetici che da anni inquinano la città. Come se il calo dell’occupazione nell’indotto delle centrali, la permanente nube di fumo che staziona ogni giorno sopra Tvn e Tvs, le discariche abusive scoperte nei perimetri delle centrali e le ormai celebri promesse dell’Ing. Craparotta nel 2000, solo per citare qualche esempio, fossero testimonianze di un altro pianeta.
Di seguito la nota stampa integrale della Flaei Cisl, firmata dalle segreterie nazionale, regionale e territoriale.
“La Flaei Cisl esprime viva preoccupazione per l’ennesima polemica sulla Centrale termoelettrica dell’Enel di Civitavecchia, che coinvolge l’intero polo energetico del Territorio.
Nonostante i rilevanti investimenti in nuove tecnologie (che hanno prodotto positive ricadute a livello locale), il completo rinnovamento dei vecchi impianti, la realizzazione di una efficiente rete di monitoraggio delle emissioni, l’attivazione di diversi livelli di controllo democratico dell’ambiente, le polemiche, a Civitavecchia, ripartono periodicamente e quasi a scadenza.
Come Federazione che rappresenta i Lavoratori delle due Centrali (Enel e Tirreno Power), abbiamo sempre rivendicato l’importanza strategica di questi due siti produttivi finalizzati a garantire il Sistema Elettrico Nazionale, il fabbisogno energetico regionale e lo sviluppo economico e sociale del Territorio.
Abbiamo sostenuto, con coerenza e convinzione, i progetti di investimento di Enel e Tirreno Power per la riconversione delle Centrali a Carbone pulito e a Gas, anche contro Amministrazioni locali miopi e Movimenti di opinione disinformati e disinformanti.
Ma non ci siamo limitati a questo.
Alla condivisione dei progetti delle Imprese, si è accompagnata una costante e serrata azione sindacale unitaria (con Filctem e Uilcem) che ha ottenuto, per Civitavecchia, i più alti standard operativi, organizzativi e, soprattutto, occupazionali, proprio per garantire al Territorio il massimo del ritorno e della tutela ambientale.
Abbiamo fatto tutto questo, come Flaei, sempre in prima fila e a viso aperto contro i tanti che, invece, avrebbero voluto chiudere questi impianti.
Con franchezza e onestà intellettuale, dobbiamo riconoscere che non solo l’ Enel ma anche Tirreno Power hanno sempre rispettato i patti sottoscritti e si sono dimostrate Controparti responsabili e affidabili.
Perciò, oggi, respingiamo con fermezza i tentativi di mettere le due Centrali l’una contro l’altra e non comprendiamo questa nuova polemica del Sindaco, al quale unitariamente abbiamo indirizzato una lettera aperta.
Non la comprendiamo perché, come detto, gli impianti di Civitavecchia sono tra i più efficienti in Italia e in Europa.
Non la comprendiamo perché le due Imprese non hanno mai rifiutato il confronto e il coinvolgimento dei Rappresentanti dei Lavoratori e di quelli del Territorio, anche sulle tematiche ambientali.
Non la comprendiamo perché conosciamo come i Lavoratori gestiscono quegli impianti con professionalità, competenza e responsabilità.
Non comprendiamo, quindi, perché a Civitavecchia si vorrebbe creare una nuova Taranto.
Noi continueremo, comunque, a difendere il lavoro e lo sviluppo (senza trascurare gli aspetti ambientali) dalla demagogia di troppi e dalla miopia politica che stanno distruggendo l’Italia industriale e non agevolano sviluppo, occupazione e modernità”.