CIVITAVECCHIA – Vittorio Petrelli, dopo aver perso le primarie del centro sinistra, rimane fedele alla coalizione e appoggia il candidato sindaco Tidei alle prossime amministrative di maggio. In questi tempi in cui si parla dei costi della politica, circa 9 miliardi di euro annui a livello nazionale, e di deficit finanziari, il comune di Civitavecchia ha un dissesto finanziario di circa 70 milioni di euro, l’impegno di Vittorio Petrelli e dell’Italia dei Valori è quello di ridurre tali costi, anche a partire da gesti simbolici come la decisione di rinunciare al gettone di presenza dei consiglieri comunali, qualora ve ne fossero tra gli Idv. Questo non risolleverebbe le finanze del comune, ma sarebbe comunque un bel messaggio da dare alla cittadinanza. Inoltre, qualora Petrelli risultasse il più eletto tra gli eletti, potendo così aspirare alla carica di presidente del consiglio comunale, ha dichiarato di rinunciare agli emolumenti dell’incarico, equivalenti a quelli di un assessore. “Lascerò quei soldi nella casse del comune – ha fatto sapere oggi Petrelli – inoltre i nostri eventuali assessori si abbasseranno del 15% gli emolumenti attuali”. Per favorire una maggiore partecipazione alla vita pubblica e soddisfare anche le aspirazioni dei candidati che non riusciranno ad avere i numeri per essere eletti, è stato stabilito che, al fianco del primo consigliere fisso, ci possa essere un secondo o terzo consigliere che effettuerà un turn over tra tutti quei candidati che abbiano ottenuto un minimo di 40 voti per uno spazio temporale direttamente proporzionale al numero di preferenze ottenute. La lista elettorale dell’Idv è aperta a tutti, anche ai non iscritti al partito, purchè gli interessati abbiano a cuore la propria città e dimostrino di possedere la competenza giusta da mettere al servizio di Civitavecchia. Petrelli e L’Italia dei Valori hanno fatto della competenza il punto forte della loro campagna elettorale. “Bisogna portare la competenza al governo della città – dichiarano Petrelli e Giuseppe La Noce – se non si porta gente competente al governo i problemi non si risolvono”.
Francesca Ivol