CIVITAVECCHIA – Il presidente della Compagnia Portuale Enrico Luciani tira le somme sulle attività dell’ultimo anno e anticipa le previsioni per l’anno appena iniziato. Nonostante il 2011 concluda un triennio drammatico per tutta l’Italia, Civitavecchia rappresenta una felice eccezione. Nel limite del possibile, data la grave crisi mondiale che investe ogni settore, la Compagnia Portuale ha registrato un bilancio più che positivo per l’anno appena terminato. L’apice della crisi è stata registrata nel 2008-2009 e, per fortuna, da quella data la Compagnia ha visto una crescita costante, seppure senza impennate. “Nel 2008 si registrava una perdita del 40% rispetto al 2007, nel 2009 una crescita dell’1% e quest’anno una crescita del 3% , mentre il costo della forza lavoro è sceso dall’80% per i soci e 86% per gli interinali, al 73% dei soci e 81% degli interinali, con un valore inversamente proporzionale all’aumento del fatturato”, dichiara soddisfatto Enrico Luciani, dimostrando tutto il suo orgoglio per la tenuta della compagine sociale impiegata, per il sistema autogestito di solidarietà che la Compagnia di cui è presidente ha applicato con evidenti esiti positivi. Questo modello di gestione del lavoro e del personale permette di avere a disposizione un serbatoio di manodopera altamente qualificata 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. “Nonostante la freddezza di un mercato in flessione – spiega orgoglioso il presidente – la Compagnia Portuale ha visto l’organico spostarsi da 130 lavoratori nel 2006 a circa 200 lavoratori del 2011. Oggi – incalza Luciani – l’Autorità portuale ci consente di andare oltre i 200 con altri 30 contratti a tempo determinato a partire dall’inizio dei mesi caldi, cioè da aprile”. A fronte dei 50 pensionamenti della Compagnia sono stati inseriti altrettanti giovani, ottenendo la stabilizzazione di circa 100 lavoratori. “Sono sette anni che la Compagnia non percepisce cassa integrazione neppure per un solo giorno – sottolinea con orgoglio Luciani – e siamo un caso unico in questo scenario di catastrofe nazionale”. Per quanto riguarda invece le previsioni per il 2012 valide fino a ieri visto il recente tragico evento di stamattina dell’affondamento, all’Isola del Giglio, della nave “Concordia” partita da Civitavecchia, che si teme avrà ricadute sul traffico croceristico, Enrico Luciani ipotizza una piccola crescita commerciale per l’aumento dei traffici, delle tonnellate di merce, per i contratti appena firmati con le nuove società per le “Autostrade del mare” e soprattutto per l’ottimizzazione del lavoro con il carbone per conto della Centrale. Da aprile saranno stabilizzate alcune decine di lavoratori e inizieranno il percorso di formazione altri 36 giovani. Il 2012 è anche l’anno in cui cade il centoquindicesimo anniversario della Compagnia Portuale e con commozione e sentito spirito d’appartenenza presidente e vice presidente stanno lavorando all’insegna dei valori simbolo della Compagnia: crescita del lavoro, formazione e creazione di posti di lavoro. Bilancio positivo anche sotto il segno della sicurezza e della prevenzione, in particolare per il riconoscimento dei benefici della legge sull’amianto per cui hanno lavorato sodo Roberto Cosimi e l’avvocato Alfredo Garzolo. In primavera ci saranno anche le elezioni per il rinnovo delle cariche. Un anno interessante insomma, confortante e speriamo di buon auspicio anche per il resto della città, soprattutto se si pensa ai dati delle assunzioni: dal 2006 al 2012 sono state assunte circa 100 persone, su un totale di 196 dipendenti, più della metà sono giovani e per il prossimo anno si spera di superare le 200 unità lavorative. “Per ottenere tutto questo, per essere un modello, un esempio, un baluardo – conclude Luciani – è fondamentale avere buoni rapporti con l’Autorità portuale, con le imprese e, soprattutto, con la politica locale, che deve però prendere più in considerazione la vita del Porto, soprattutto per una città che da duemila anni vive del suo scalo”. La connessione alla città per la Compagnia Portuale arriva anche tramite il mondo sportivo, con la sua squadra di calcio e i suoi campioni di pesca subacquea e sport da combattimento come Marsili, a cui vanno gli auguri del presidente per le vicine gare europee. Più che una Compagnia, una famiglia per il presidente Enrico Luciani, e forse sta proprio qui il segreto del successo gestionale.
Francesca Ivol