M5S e UP: “La consigliera Mari invece di chiedere silenzio, pensi a rispettare gli impegni presi in campagna elettorale”

CIVITAVECCHIA – La replica del Movimento 5 StelleUnione Popolare Civitavecchia alla Consigliera Regionale Emanuela Mari:

   “Quando si è oggetto di critiche è assolutamente plausibile rispondere. Certo che se si rispondesse con cognizione di causa, sarebbe meglio. La consigliera Mari, invece di limitarsi a rassicurare noi e la cittadinanza tutta che – in tempo utile – porterà i risultati da lei promessi in campagna elettorale, si lancia in fantasiose accuse frutto di palese ignoranza. L’ex assessore Roberta Lombardi ha fatto approvare, con la spinta dei cittadini, il “Piano di Transizione Ecologica” che, appunto, è un piano e non un progetto. Quindi, se il piano prevede la possibilità di creare migliaia di posti di lavoro, poi bisognerebbe progettare e attuare gli interventi che il piano prevede e permette. Per la milionesima volta la famosa “restituzione” dei 17 milioni di euro ad Enel ci è stata imposta dalla Corte dei Conti per il semplice fatto che il Comune, durante l’ultima amministrazione Tidei, prese quei soldi senza titolo. La corte dei conti (delibera 100 del 2016) ha chiesto a noi di restituirli; come ci ha chiesto di mettere una pezza all’indegna operazione degli swap del suo sindaco Tedesco quando era vicesindaco del suo neo papabile (ma già accoltellato alle spalle) candidato De Sio. Complimenti. Per la trilionesima volta ribadiamo che l’impegno ai 300 milioni nell’eolico era greenwashing (irrealizzabile nel “territorio del Comune di Civitavecchia”) di un accordo pensato da Moscherini e che serviva solo a portare poco più di 50 milioni di euro al Comune: i soldi sono arrivati ma oltre a gonfiare il bilancio del Comune, non hanno lasciato altre tracce. Noi, dal canto nostro, abbiamo pagato 39 milioni di euro di debiti lasciati dalla sua parte politica.
Detto ciò, rimandiamo al mittente lo squallido invito al silenzio. Centinaia di lavoratori aspettano risposte sul loro futuro e le risposte le deve dare chi occupa le istituzioni. Come è possibile che Tedesco e Attig chiedano l’area di crisi complessa e poi la vicepresidente Angelilli dice che è tecnicamente irrealizzabile? Perché la regione ha prima approvato al tavolo il documento unitario del territorio e poi Emanuela Mari afferma che non contiene proposte concrete? Per quale motivo il suo governo non ha finanziato la realizzazione di un hub per l’eolico off-shore a Civitavecchia? Il tempo dei giochini di palazzo è finito, Civitavecchia merita risposte appropriate. Noi non staremo in silenzio come ordinato da Fratelli D’Italia, perché, a differenza loro, prendiamo ordini solo dai cittadini di Civitavecchia!”