CIVITAVECCHIA – Non si placano le polemiche sulla gestione dell’emergenza maltempo da parte dell’Amministrazione comunale, il cui operato viene criticato anche dal Coordinatore del Polo per l’Alternativa Mirko Mecozzi.
Ancora una volta l’inerzia del Pincio ricade sui cittadini – il suo commento – anche se va detto che l’assessore Pierfederici, la Protezione Civile, la Croce Rossa, la Caritas, i Vigili Urbani, Polizia, Carabinieri e Vigili del Fuoco ce l’hanno messa davvero tutta.
Ma se non si predispongono piani, mezzi e materiali, le sole forze umane non possono nulla contro la natura. Probabilmente, visto che quel che è accaduto ieri, e che sta accadendo in tutta l’Italia, era stato ampiamente previsto dall’allerta meteo della Protezione Civile nazionale diramato una settimana fa, se si fossero predisposti i servizi in maniera appropriata, magari il sale da spargere era arrivato in tempo (e non rimaneva bloccato nella neve ad Arezzo, ma in mancanza si poteva spargere sabbia di mare che avrebbe avuto lo stesso effetto), se si erano predisposti degli spazzaneve, se erano state riparate le tubature che zampillano fontane di acqua potabile dall’asfalto, se si tenevano pulite le strade, specie quelle che portano all’ospedale (anche di notte) e non si tenevano isolati quartieri collinari come San Liborio, dove non arrivano gli autobus e le vie sono delle piste di pattinaggio, oggi non saremmo qui a scrivere”.
Secondo Mecozzi “non ci si può limitare a convocare conferenze stampa il giorno precedente e il giorno stesso del maltempo sperando nella clemenza del tempo e nella volontà delle persone”.
“Prima di pensare ad un piano sicurezza generico – conclude – lo si deve predisporre, ed anche bene. Anche perché l’emergenza c’è stata, e c’è ancora, ed il Comune ha dimostrato di non essere in grado di affrontarla. E non è sterile polemica politica ma una triste realtà che mai avremmo voluto mettere in evidenza perché la subiamo tutti indistintamente. Tranne, ovviamente, chi ieri a Civitavecchia non c’era…”
CIVITAVECCHIA – Non si placano le polemiche sulla gestione dell’emergenza maltempo da parte dell’Amministrazione comunale, il cui operato viene criticato anche dal Coordinatore del Polo per l’Alternativa Mirko Mecozzi e dall’esponente di Fli Stefano Schiavi.
“Ancora una volta l’inerzia del Pincio ricade sui cittadini – il loro commento – anche se va detto che l’assessore Pierfederici, la Protezione Civile, la Croce Rossa, la Caritas, i Vigili Urbani, Polizia, Carabinieri e Vigili del Fuoco ce l’hanno messa davvero tutta.
Ma se non si predispongono piani, mezzi e materiali, le sole forze umane non possono nulla contro la natura. Probabilmente, visto che quel che è accaduto ieri, e che sta accadendo in tutta l’Italia, era stato ampiamente previsto dall’allerta meteo della Protezione Civile nazionale diramato una settimana fa, se si fossero predisposti i servizi in maniera appropriata, magari il sale da spargere era arrivato in tempo (e non rimaneva bloccato nella neve ad Arezzo, ma in mancanza si poteva spargere sabbia di mare che avrebbe avuto lo stesso effetto), se si erano predisposti degli spazzaneve, se erano state riparate le tubature che zampillano fontane di acqua potabile dall’asfalto, se si tenevano pulite le strade, specie quelle che portano all’ospedale (anche di notte) e non si tenevano isolati quartieri collinari come San Liborio, dove non arrivano gli autobus e le vie sono delle piste di pattinaggio, oggi non saremmo qui a scrivere”.
Secondo Mecozzi e Schiavi “non ci si può limitare a convocare conferenze stampa il giorno precedente e il giorno stesso del maltempo sperando nella clemenza del tempo e nella volontà delle persone”.
“Prima di pensare ad un piano sicurezza generico – concludono – lo si deve predisporre, ed anche bene. Anche perché l’emergenza c’è stata, e c’è ancora, ed il Comune ha dimostrato di non essere in grado di affrontarla. E non è sterile polemica politica ma una triste realtà che mai avremmo voluto mettere in evidenza perché la subiamo tutti indistintamente. Tranne, ovviamente, chi ieri a Civitavecchia non c’era…”