CIVITAVECCHIA – Anche Vittorio Petrelli ufficializza la sua candidatura alla Regione. Scende in campo tra le fila della lista Centro democratico a sostegno del candidato Presidente Nicola Zingaretti. La sua corsa alla Pisana è stata annunciata stamattina in una conferenza stampa tenutasi nella sede di via Buonarroti, dove Petrelli ha spiegato le ragioni della sua candidatura.
“Ho deciso di tentare questa avventura perché è mia ferma volontà dare portare un contributo di onestà e trasparenza laddove in questi mesi la politica è affondata nella corruzione e nel malaffare – ha affermato –Credo sia importante restituire fiducia nelle istituzioni ai cittadini attraverso persone che non hanno interessi personali da trarre dai propri incarichi e che dunque possono veramente rappresentare gli interessi di tutti. Il senso della mia candidatura è proprio questo”.
Ma nel corso della conferenza è stato inevitabile per Petrelli toccare anche le tematiche locali, con specifico riferimento alla crisi di governo che sta investendo la Giunta Tidei, nei cui confronti il giudizio non è stato tenero. “La crisi a Palazzo del Pincio è figlia dei difetti dei suoi protagonisti – il suo commento – Nel primo periodo di questa nuova consigliatura, ogni decisione veniva presa dopo un confronto con le forze politiche anche quelle che non avevano ottenuto posti in Consiglio ma che avevano contributo alla vittoria a partire dalle Primarie. Poi l’incalzare delle situazioni e l’emergere del carattere del Sindaco, persona egemone ed autoritaria, ha condotto alla violazione sistematica della norma di buona politica ed alla presa di decisioni importanti (così è stato per il Bosco Enel, ora la gestione dell’acqua all’Acea, e prima ancora lo era stato per l’aumento della Tia), in netto contrasto al Programma di coalizione, in piena autonomia del primo cittadino tra i silenzi di molti consiglieri che rappresentano se stessi. Mi riferisco alle liste civiche pro Tidei, ad eccezione di Sel che però sta pagando l’errore di aver pensato che da sola potesse sistemare le questioni infischiandosene se le decisioni non venivano prese più collegialmente”. “In sostanza – ha proseguito Petrelli – alla forza politico che ho rappresentato ma anche a Rifondazione che ai Comunisti Italiani non è stata assicurata più la dignità che era dovuta ma necessaria per elaborare quell’azione politica che è risultata vincente e gli sviluppi sono più eloquenti di quanto si assiste nei banchi del Consiglio”.
“Per tale motivo – ha concluso – la mia candidatura alla carica di consigliere regionale riassegna una dignità che finora è stata sconosciuta dagli alleati e con la quale tutti dovranno fare i conti”. Tutte le info sul programma di Petrelli sono disponibili al sito www.petrelli.tk