SANTA MARINELLA – Riceviamo e pubblichiamo:
“Secondo un copione prevedibile, il Consiglio Comunale di Santa Marinella ha approvato la delibera di istituzione della nuova provincia Porta d’Italia, che dovrebbe comprendere i seguenti Comuni: Fiumicino, Ladispoli, Cerveteri, Tolfa, Allumiere, Santa Marinella, Civitavecchia, Tarquinia e Monte Romano.
Lo sanno i cittadini di Santa Marinella e quelli dei Comuni interessati, che nelle intenzioni della maggioranza dei Consigli Comunali, è cosa buona e giusta diventare cittadini della futura provincia con capoluogo la città con il maggior numero di cittadini, ovvero Fiumicino?
Un progetto velleitario nel merito che viene portato avanti dall’alto in fretta e furia senza un ponderato lavoro di approfondimento affidato secondo buon senso, a terzi (università) e senza il minimo coinvolgimento popolare.
Con isolati Consigli Comunali, convocati alla presenza di un unico ospite d’onore, avv. Michetti, tra i più convinti promotori del progetto, si è creduto di assolvere al dovere di comunicare alla cittadinanza quanto in corso.
Senza contraddittorio, senza presenza di popolo, in una volta sola.
L’iniziativa avviene nel totale vuoto normativo. Si sta chiedendo l’istituzione di una nuova provincia appellandosi al fatto che la legge 56/2024 Renzi/Delrio verrà modificata (cosa non ancora realizzata) e che le future province saranno potenziate da una legge ancora non approvata che è quella dell’Autonomia Differenziata!
A questo progetto hanno già detto NO i Comuni lacustri di Anguillara e Bracciano. Ha detto NO anche Cerveteri che è stata messa dentro a forza perché la nuova provincia ha bisogno della sua area geografica per dare continuità alla provincia. Una provincia non può nascere con un buco in mezzo.
Il NO di Cerveteri è stato semplicemente ignorato! Nella deliberazione che oggi è stata votata infatti è compreso il Comune di Cerveteri che invece ha fatto chiara richiesta di essere depennato, senza ottenere soddisfazione.
Con quali auspici può nascere una nuova provincia se il primo passo è una vera e propria prevaricazione su uno dei futuri Comuni che dovrebbe farne parte?”
Clelia Di Liello