CIVITAVECCHIA – “E’ vergognoso che il simbolo della corruzione sia ancora nel porto di Civitavecchia dopo 10 anni”. Così si esprime il Codacons Civitavecchia, presente quest’oggi con i suoi avvocati nel Tribunale di Civitavecchia all’udienza preliminare sul fallimento della Privilege Yard che vede tra gli imputati principali Mario La Via e Antonio Battista.
“Dopo l’acquisto dello scheletro arrugginito del P430 da parte della società maltese – afferma la Presidente Sabrina De Paolis – e la successiva asta andata recentemente deserta per la vendita del cantiere, ci auguriamo che il nuovo Presidente dell’Adsp di Civitavecchia, Francesco Maria Di Mayo, scaduti i termini di proroga dell’utilizzo del cantiere, saprà intimare il trasferimento immediato del ferrovecchio altrove. Una gigantesca opera di corruzione, dissipazione e distrazione dei finanziamenti bancari, Banca Etruriain primis, con il coinvolgimento di uomini pubblici, un cardinale, un deputato, Mario Baldassarri, 800 mila euro per sponsorizzazioni di manifestazioni politiche ed elettorali, e sembrerebbe coinvolto anche l’ex presidente del porto di Civitavecchia,Pasqualino Monti. Il Codacons, già costituito nei processi di Banca Etruria, nella prossima fase dibattimentale si costituirà parte civile anche nel processo riguardante il cantiere Privilege Yard”.