CIVITAVECCHIA – L’esasperazione per l’ondata di furti che non si arresta porta i cittadini di San Gordiano a rivolgersi direttamente al Prefetto. Con una lettera inviata al Dottor Giuseppe Pecoraro, alla Procura della Repubblica di Civitavecchia e al Sindaco Pietro Tidei, numerosi residente del quartiere residenziale cittadino invocano infatti maggiore prevenzione e un rafforzamento delle indagini relative alle razzie perpetrate in numerose abitazioni e che sembrano non avere limite.
“Non esiste praticamente via o isolato del quartiere – scrivono i residenti nella lettera inviata al Prefetto – che non abbia subito furti o tentativi di furto, costringendo a costruire vere e e proprie barricate attorno alle abitazioni, con pesante dispendio economico e forti ripercussioni di natura psicologica. Precauzioni tra l’altro spesso rese vane dalla spregiudicata azione dei malviventi. Una situazione che si protrae ormai da mesi, mettendo a serio rischio l’incolumità fisica di famiglie in cui sono presenti anziani, disabili, bambini che in ogni momento del giorno e della notte sono costretti a convivere con il rischio di essere aggrediti nella tranquillità della loro casa”.
“Da quando l’ondata di furti ha preso il via – continuano i residenti – non si è avuta alcuna notizia relativamente a fermi o progressi nelle indagini, tali da fornire un conforto alle vittime tali o potenziali. Per questo motivo chiediamo l’intervento delle autorità in indirizzo per un rafforzamento sul fronte delle indagini e della prevenzione, a difesa della dovuta tutela di cui, come cittadini contribuenti, ci sentiamo privati. Nella convinzione che – la loro conclusione – nel caso di ulteriori e più gravi attentati alla sicurezza dei cittadini, precise responsabilità morali ricadranno inevitabilmente in capo a chi lascerà cadere nuovamente nel vuoto questo ennesimo appello”.