CIVITAVECCHIA – La Asl RmF merita un Commissario a tempo pieno. Ne è convinta Sinistra Ecologia e Libertà che si dice preoccupata dalla notizia per cui il neo Commissario della nostra azienda sanitaria, Camillo Riccioni, conserverà anche l’incarico di Direttore generale della Asl RmA.
“Come avrà già sicuramente avuto modo di sapere – scrivono in una nota i dirigenti della segreteria di Sel a Riccioni – la nostra Asl è la cenerentola delle Asl laziali sia in ordine ai finanziamenti pro-capite,sia in ordine al personale dipendente che è il meno numeroso di tutta la regione in rapporto alla popolazione da assistere e alle strutture ospedaliere presenti e pertanto i nostri residenti sono particolarmente penalizzati nella fruizione dei servizi sanitari e nell’accesso alle prestazioni ospedaliere e ambulatoriali. A tale proposito, in concomitanza dei tagli annunciati dal nuovo Commissario alla Sanità della Regione Lazio, Enrico Bondi, sembra prossima la chiusura del punto nascita dell’Ospedale S. Paolo di Civitavecchia per carenza di personale in quanto è scaduto il contratto a termine dei medici precari che garantivano la funzionalità del reparto di Ostetricia e Ginecologia. Qualora tale evenienza si verificasse, la riteniamo inaccettabile perché non viene rispettato uno dei diritti fondamentali sanciti dalla nostra costituzione,il diritto alla salute e all’assistenza sanitaria e porremo in essere, pertanto, come forza politica e sociale, tutte le azioni legittime per evitare che ciò accada”.
Sel sollecita Riccioni in primo luogo ad attivarsi “per verificare se sta accadendo quanto da noi paventato e di prendere i necessari provvedimenti per far rispettare il diritto delle donne di Civitavecchia e del comprensorio a partorire”. “Come sarà stato sicuramente informato – proseguono – la nostra forza politica ha sollevato,negli anni passati, numerosi questioni alla precedente direzione chiedendo trasparenza e linearità di comportamento,formulando continue domande sulla funzionalità dei servizi,chiedendo ragione di comportamenti e atteggiamenti non consoni a chi ha il dovere istituzionale di perseguire la salvaguardia della salute dei propri cittadini residenti. Alle nostre domande si è risposto con un silenzio assordante”.
La Segreteria di Sel annuncia la richiesta della Conferenza sanitaria locale “per affrontare le gravissime conseguenze che si stanno paventando per tutti gli ospedali del Lazio a causa dei tagli sconsiderati e folli del Commissario Enrico Bondi”.