CIVITAVECCHIA – La crisi di maggioranza sembra servita. Sinistra Ecologia e Libertà fa infatti quadrato attorno al dimissionario Assessore Sergio Serpente ed esce allo scoperto nel criticare pubblicamente il Sindaco Pietro Tidei, del quale non hanno gradito le dichiarazioni rese ieri in merito alle dimissioni dello stesso Serpente.
“Il Sindaco Tidei è politico troppo navigato per far finta di non capire che le dimissioni rassegnate dall’Assessore Serpente nelle mani del Segretario del suo partito sono riferibili proprio ai rapporti in seno alla maggioranza e non, come maliziosamente lascia intendere, a problemi di Serpente con il suo partito – si legge in una nota della segreteria del partito – Tale atto rappresenta quindi un problema politico. Farebbe quindi bene a cercare un modus operandi diverso da quello praticato finora, instaurando su tutti i temi un percorso di condivisione e concertazione all’interno della maggioranza, e non solo quella consiliare, ma anche e soprattutto quella politica che lo ha sostenuto e che ha determinato la sua affermazione”.
Sel definisce “serio e responsabile” il gesto di Srpente, in quanto “rispondente ad un metodo per certi versi ‘antico’ e purtroppo dimenticato, che mette al centro la politica vera, quella fatta da partiti veri e non da logiche di altra natura, che non ci competono assolutamente a ed alle quali non intendiamo uniformarci. Per questo diciamo chiaro e tondo al Sindaco che il problema con Serpente diventa il problema con Sel, e come tale va trattato”.
Tradotto vuol dire che il Primo cittadino dovrà confrontarsi con Sel e, a questo punto, con tutta evidenza, procedere ad una verifica di maggioranza, considerando che i tre Consiglieri comunali che Sel esprime all’Aula Pucci sono fondamentali per la sopravvivenza dell’attuale maggioranza. Tanto che, per rendere ancora più chiaro il messaggio, la Segreteria di Sel conclude la sua nota così:
“Gli diciamo altresì, che il partito insieme alle sue figure istituzionali, farà blocco granitico intorno al suo Assessore, per riaffermare la volontà che la politica, la buona politica, sia condotta nel rispetto assoluto del mandato ricevuto a fronte di impegni programmatici inequivocabili e soprattutto nell’esclusivo interesse della cittadinanza”.