CIVITAVECCHIA – Sì al bosco di 40 ettari a Tvn, no al Terminal Cina. Parla chiaro l’Assessore all’Ambiente Roberta Galletta che, nel ribadire la linea già espressa in campagna elettorale, lancia segnali diretti al Sindaco Tidei e alla maggioranza affinché non si tradiscano gli impegni assunti a maggio con gli elettori.
“Ritorno nuovamente sulla questione della realizzazione del Bosco di 40 ettari nell’area retrostante la centrale Enel di TorreValdaliga Nord per ribadire che questa importante opera rappresenta non solo l’attuazione della prescrizione relativa alla realizzazione dell’impianto a carbone – afferma la Galletta – ma il vero freno alle emissioni di polveri emesse per la produzione di energia elettrica e, soprattutto all’allargamento del porto oltre l’area occupata dalla centrale, a nord di Civitavecchia. Che come ho più volte avuto modo di sottolinerare, non può e non deve andare oltre l’impianto di produzione elettrica perchè Civitavecchia, la nostra città, ha sacrificato troppa costa in nome di uno sviluppo che deve ancora dare i suoi sicuri, ma non ancora tangibili, risultati sul piano dell’occupazione per i nostri concittadini.
Tutti sanno che questo non è un bosco aperto al pubblico ma un vero e proprio bosco tecnico che serve a fare sistema perchè inserito all’interno della fascia costiera di verde rappresentato dalla pineta della Frasca e soprattutto perchè la sua l’ubicazione proprio alle spalle della centrale Enel è chiaramente una difesa per il territorio contro la creazione di una ulteriore area industriale a servizio non solo della centrale energetica ma del Terminal Asia/Cina/Piattaforma Logistica Italia, che prevede a mare una enorme cassa di colmata di oltre un km di lunghezza per 700 metri di larghezza”.
La Galletta ribadisce come “questa colossale opera,che qualcuno vorrebbe ancora realizzare proprio davanti alla Frasca, comporterebbe la totale e definitiva cancellazione dei fondali protetti dalla Comunità Europea in barba non solo alle prescrizioni del Ministero dell’Ambiente ma soprattutto ai numerosi vincoli che da anni sono stati apposti in questa zona, in particolare al SIC, Sito di Interesse Comunitario che è rappresentato dall’area marina antistante l’impianto Enel e la costa della Frasca dove tra le altre cose da anni l’università della Tuscia di Viterbo ha iniziato una serie di progetti di recupero e di studio di questo importante quanto delicato ecosistema marino”.
In tal senso la Galletta ricorda come gli uffici dell’assessorato all’Ambiente stanno lavorando dall’inizio del suo mandato di assessore alla pratica per l’apposizione del vincolo di protezione denominato “Monumento Naturale” per tutelare l’oasi marina e costiera della Frasca.
Quindi, l’appello finale a Sindaco e maggioranza. “Per tenere fede a quel patto, per rispetto verso i colleghi consiglieri ma soprattutto per non tradire la fiducia dei cittadini e delle associazioni ambientaliste che credono in questo progetto, stiamo lavorando tutti insieme a questo sogno. Perchè solo restando insieme, e convogliando le stesse forze nella stessa direzione che è quella della tutela dell’ambiente, potremo salvare l’ultimo tratto di costa ancora fruibile dai civitavecchiesi e arginare le emissioni della centrale Enel, cosi da fare qualcosa di concreto per difendere la salute nostra. E quella dei nostri figli”.