CIVITAVECCHIA – Progetto idoneo. Disco verde dall’Amministrazione comunale alla proposta di gestione dello Stadio Fattori da parte della CPC. La comunicazione ufficiale è pervenuta nella giornata di oggi dagli uffici di Palazzo del Pincio, che rileva anche come sull’impianto sportivo esista un decreto di interesse culturale da parte della Soprintendenza. “Pertanto i lavori di riqualificazione oltre ai necessari pareri degli uffici comunali dovranno avere il benestare anche da parte del MIBACT”.
“Ringraziamo la Cpc per la collaborazione dimostrata in questi mesi – spiega l’assessore allo Sport Daniela Lucernoni – e per il bel progetto presentato che va nell’interesse di una maggiore fruibilità del bene da parte della cittadinanza di Civitavecchia. Il Fattori, è noto a tutti, ha bisogno di ingenti lavori di riqualificazione per riacquistare decoro e tornare ad essere il fiore all’occhiello dell’impiantistica sportiva cittadina, come non è ormai più da decenni. Obiettivo possibile grazie alla propositività della CPC che ha presentato un progetto valido. Come amministrazione stiamo facendo il possibile per favorire un sano dialogo fra Cpc e Soprintendenza: sono convinta che un Fattori riqualificato sia interesse di tutti e che il bene culturale non possa che trarre giovamento dai lavori di riqualificazione proposti. Terremo in debita considerazione i pareri della Soprintendenza e rimango fiduciosa sulla buona riuscita dell’operazione”.
Per determinare gli anni di concessione sarà necessario valutare l’investimento economico che verrà stimato nel progetto definitivo dopo i necessari pareri di legge.
Soddisfazione in casa CPC. “In tempi ristretti si cercherà ora di soddisfare e superare i vincoli esistenti da parte della Sovraintendenza, vista l’importanza culturale che ha il complesso per la comunità – si legge in una nota della società – Un ringraziamento va da una parte all’amministrazione comunale, per la possibilità a presentare un progetto valido, e dall’altra a chi nel tempo si è succeduto e lavorato all’interno della CPC2005 calcio. Un modus operandi conclamato a partire dai vertici, perseverando in un “sogno” non solo calcistico per tutta la comunità, ma volto soprattutto a veicolare lo sport come integrazione nel sociale”.