CIVITAVECCHIA – ”E’ ora di voltare pagina”. Con questo appello l’On. Pietro Tidei si rivolge ai lavoratori di Hcs Srl, Argo Srl, Città Pulita Srl, Ippocrate Srl attraverso una lettera aperta in cui illustra le sue proposte per risollevare le aziende comunali.
“La situazione è gravissima: – afferma – 21 milioni di debiti, evasione di contributi, imposte, mancati pagamenti di finanziarie, tfr, ecc; scarsa sicurezza per gli addetti, scarsi investimenti, e quindi condizioni di lavoro precarie e difficili. Sono queste le conseguenze di 5 anni di superficialità, incompetenza, faciloneria, sufficienti per devastare le aziende del Comune e mettere a rischio centinaia di posti di lavoro”.
Tidei ricorda che nel 2007 (prima dell’insediamento dell’attuale Giunta), seppur con alcune difficoltà, l’ Etruria Servizi Spa produceva centinaia di migliaia di euro di utile ed Etm Spa era la prima azienda del Lazio in termini di crescita:“Oggi – prosegue – dopo questa Giunta, solo desolazione e devastazione” è l’accusa del candidato del Centrosinistra che segnala i pericoli per l’occupazione: ” I licenziamenti (circa 50, nell’arco di qualche mese) e la svendita di ICPL Spa da parte del Comune, stanno lì a ricordarci che il pericolo per il posto di lavoro è assolutamente reale e non va sottovalutato. Se questa amministrazione è stata capace di ‘mandare a casa’ 50 lavoratori, senza battere ciglio, non possiamo escludere che lo faccia di nuovo”.
Queste, dunque, le sue proposte: “Una privatizzazione scellerata non potrà che aggravare i problemi, e già lascia intravedere una serie di esuberi, di licenziamenti, di tagli tutti adottati a danno di quei lavoratori, prima illusi e poi abbandonati. Il Comune deve mantenere il controllo assoluto (mantenendo sempre la maggioranza) sulle proprie aziende e sui servizi forniti quotidianamente ai propri cittadini. La possibilità di invertire la rotta c’è ma occorre lavorare con serietà, competenza e professionalità. Primo obiettivo rilanciare le aziende e garantire l’occupazione, cominciando ad ampliare la gamma dei servizi, della produzione ed il volume d’affari. Bisogna pensare, strutturare ed organizzare nuove attività (commercializzazione dei servizi energetici, gas, luce, teleriscaldamento, ecc., ecc.) per poter garantire un futuro tranquillo e dignitoso a tutti i lavoratori. Occorre restituire inoltre patrimonio e capitale (oggi trasferito inspiegabilmente a Civitavecchia Infrastrutture) alle aziende di servizio, in modo da renderle più solide e credibili e non stare sotto il ricatto di fornitori, finanziarie, banche”.
“E’ ora di far cessare le umiliazioni quotidiane – conclude Tidei – l’incertezza che ogni singolo lavoratore subisce ormai da troppo tempo: umiliato da fornitori, che si rifiutano di fornire carburante, inseguito dalle finanziarie a cui non si è versato quanto è trattenuto ai dipendenti, additato dai cittadini, che ritengono che le inefficienze dei servizi sia colpa dei lavoratori, non sapendo dello sfacelo e dell’incapacità dei vertici. Tutto ciò è intollerabile. Fermiamo la svendita selvaggia”.
Home In evidenza Tidei ai lavoratori delle municipalizzate:”Ecco come si possono salvare le aziende”