CIVITAVECCHIA – “Cambiare il nome dell’ex’Etruria Servizi in Città Pulita non ha portato fortuna né ai cittadini, che vorrebbero vedere la città pulita veramente, né all’amministrazione guidata dal sindaco Moscherini che sperava fosse sufficiente cambiare la ragione sociale dell’impresa per far si che si raggiungesse lo scopo per cui la società era stata costituita”. Inizia così la nota con cui l’On. Pietro Tidei interviene sulla situazione della municipalizzata cittadina tornata alla ribalta dopo il mancato svuotamento di numerosi cassonetti negli ultimi giorni.
“Ovviamente dispiace a tutti, particolarmente a noi che la città la viviamo, l’essere stati costretti ad assistere all’indecoroso spettacolo dei cassonetti ricolmi con i rifiuti riversati sulla strada – prosegue Tidei – Abbiamo dovuto prendere atto dello stop degli autocompattatori così come abbiamo potuto osservare da tempo l’assenza sulle strade, sempre più sporche, delle macchine spazzatrici per gli stessi motivi per cui sono stati fermi i compattatori. Pare però opportuno che i cittadini conoscano le motivazioni che hanno prodotto questo incivile stato di cose. Non vi è nulla da addebitare al personale, non è colpa degli operatori ecologici, né degli autisti, né degli addetti all’officina.
Il problema è tutto da ricondurre alla manifesta incapacità di gestire un servizio delicato ma semplice e indispensabile come quello della raccolta rifiuti. Si sono dimostrati inetti il Comune e la holding Hcs che avrebbe dovuto pagare per tempo e puntualmente i servizi erogati da Città pulita”.
Secondo Tidei “le insolvenze verso i creditori dell’azienda hanno annullato la credibilità finanziaria necessaria all’acquisto di pezzi di ricambio e di quant’altro serve per far camminare i mezzi.
Le difficoltà finanziarie facilmente riscontrabili dai bilanci fanno paura ai fornitori che non intendono correre ulteriori rischi per mancati pagamenti.Pesa, altresì, la situazione complessiva di tutte la aziende riconducibili al Comune. Nessuna in buono stato. I dipendenti – conclude – fanno il possibile, non i miracoli”.