CIVITAVECCHIA – L’On. Pietro Tidei critica la fuoriuscita dell’Autorità portuale di Civitavecchia da Assoporti, l’ente di rappresentanza dei porti italiani. Decisione che nei mesi scorsi l’Assessore regionale ai Trasporti Francesco Lollobrigida aveva motivato con l’intenzione da parte di Assoporti di pervenire ad “un deperimento del porto di Civitavecchia in contrasto con l’orientamento della Regione che prevede per il nostro scalo, invece, uno dei poli dello sviluppo logistico”.
“La successiva decisione di Monti – commenta Tidei – è apparsa come omologata a uno schieramento di parte non ha avuto alcun seguito pratico, come potrebbe essere quello dell’adesione a altra associazione. In questo caso Monti sarebbe costretto a discuterne in Comitato portuale. Ciò servirebbe a rendere meno di parte e più partecipata e trasparente la decisione, sempre che venga accettata e approvata. Sin qui la cosa poteva essere interpretata come fatto accidentale o, almeno, rituale. Almeno sino a quanto non si è venuti a conoscenza, tramite un comunicato di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, che oltre a Civitavecchia sarebbero state interessate all’uscita da Assoporti anche le Autorità portuali di Ancona, Cagliari, Augusta, Napoli, Olbia, Taranto e Trieste”.
“Ciò – prosegue – evidenzierebbe una manovra a largo raggio impostata evidentemente dal centrodestra e finalizzato non si sa bene a cosa. Probabilmente a aprire trattative con Assoporti finalizzate a allargare la presenza del centrodestra nell’organizzazione e magari sottoporla a un controllo di parte. Probabilmente, azzardiamo, anche a tenere caldo qualche posticino per il dopo elezioni di primavera per qualche manager trombato”.
“In ogni caso – conclude Tidei – noi auspichiamo che il presidente Monti allarghi la partecipazione alla discussione alla città e alle sue componenti più attive e vigili, oltre che al Comitato portuale, come doveroso, prima di compiere ulteriori passi”.