CIVITAVECCHIA – “Il Pincio se la dà gambe levate quando i buoi sono usciti dalle stalle”. Così il Consigliere comunale Marietta Tidei commenta l’annuncio del Sindaco Moscherini relativo alla fuoriuscita del Comune dall’Interporto. “21 milioni di euro di perdite e 56 milioni di debiti accumulati negli anni – afferma l’esponente del Pd – Di chi è la responsabilità di questo fallimento? Non certo del Sindaco, fino a ieri consigliere di amministrazioneNon certo del Comune, che aveva quantomeno il dovere di vigilare. Allora di chi è la colpa? Di altri ovviamente. Ed ecco che il Sindaco trova un caprio espiatorio e scarica sull’ex Presidente Ciani tutte le responsabilità fingendo di dimenticare che l’Interporto esiste da anni, ben prima del deludente Ciani. Anni in cui lo stesso Sindaco stava ai vertici di Molo Vespucci”.
Siamo dinanzi alla solita tecnica: – prosegue la Tidei – confondere le acque in modo che l’opinione pubblica non capisca qual è la situazione. Ma i civitavecchiesi sono molto meno ingenui del sindaco-colonizzatore e sanno bene che la crisi dell’Icpl rappresenta il fallimento dell’intera politica portuale portata avanti da Moscherini nei lunghi anni del suo mandato da Presidente e Commissario dell’Authority. Ciò che fa ricco un porto è il traffico di merci e il loro conseguente trattamento. Stoccaggio, manipolazione e valorizzazione delle merci creano posti di lavoro. E ne creano molti più del tanto vantato primato crocieristico. Il quale il larga misura non dipende dall’Autorità Portuale di Civitavecchia ma dalle politiche dei grandi tour operator internazionali e dal fatto che la nostra città costituisce il naturale scalo marittimo di Roma”.
Secondo Marietta Tidei la crisi dell’Interporto è la dimostrazione lampante che “l’ex reuccio di Molo Vespucci non è neppure il grande manager per il quale si è a lungo spacciato. Dalla crisi dell’Interporto probabilmente l’unico a guadagnarci sarà il costruttore, dott. Bitonte, mentre a Civitavecchia la disoccupazione crescerà ulteriormente”.
