CIVITAVECCHIA – Senza Sindaco una città finisce per esssere gestita con un approccio tecnico, in quanto il Commissario Prefettizio non può assumersi responsabilità oltre l’ordinaria amministrazione e si preoccupa soltanto di far quadrare i bilanci comunali anche dovendo ricorrere all’aumento delle imposte e delle entrate. Il candidato a sindaco Pietro Tidei, di fronte all’ennesima tassa sui lavoratori, si scaglia contro chi, a suo tempo, ha provocato il crollo della sua amministrazione:
“Un aumento dell’addizionale Irpef così rilevante (stiamo parlando di più del doppio) è un peso che le famiglie non possono sostenere. So bene quanto siano precarie ed in difficoltà le casse comunali. So bene quanto sia difficile far quadrare i conti e pagare ogni mese mille stipendi. Ma non è impensabile che il peso ancora una volta si scarichi sui lavoratori, specie quelli dipendenti. E questo dopo che si è aggiunta anche una Tia straordinaria 2008-2009 di assai dubbia legittimità. Un assurdo. Non posso fare a meno di notare che la situazione è esattamente quella che mi sono trovato ad affrontare non appena eletto sindaco. L’avevamo fronteggiata in ben altra maniera, come si vede. Ma questo è il frutto di un approccio “tecnico” ai conti comunali, proprio di un Commissario Prefettizio che non può assumersi responsabilità oltre l’ordinaria amministrazione. E se le uscite non quadrano, ecco l’aumento delle entrate e delle imposte, da ultima l’addizionale Irpef. Ed è esattamente quello che succede quando la città viene privata del suo Governo politico. Le conseguenze sono gravi e toccano direttamente le tasche dei cittadini. La responsabilità politica ovviamente anche stavolta è chiarissima e ricade su chi ha provocato il crollo del Governo cittadino per motivi egoistici e personali.”