Vita o Morte del Tribunale cittadino?

tribunaleCIVITAVECCHIA – Sono piuttosto allarmati i toni dell’onorevole Pietro Tidei in merito al decreto di delega del governo dello scorso 14 settembre che prevedrebbe la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari. In una lettera aperta al Presidente della regione Renata Polverini, il futuro candidato Sindaco esprime tutta la sua preoccupazione per un provvedimento che coinvolge “in maniera molto diretta i tribunali di Viterbo,  Civitavecchia, Rieti, Tivoli, Velletri, Frosinone, Latina, Cassino, e Roma, e tutti i loro uffici inquirenti e giudicanti oltre alle sedi distaccate e ai vari uffici dei Giudice di Pace”. Se l’applicazione di una legge di questo tipo mette in allarme in primo luogo l’ordine dei professionisti coinvolti, “si avranno ripercussioni anche che vedranno allontanarsi da loro le sedi giudiziarie, in nome della riorganizzazione e delle cosiddette economie di scala.” Insomma, se per l’onorevole Tidei è indubbio che si debbano “attivare procedure contro gli sprechi”, bisogna anche porre molta attenzione ai casi specifici, e alle conseguenze che l’applicazione di tale legge potrebbe provocare, specie in una regione come il Lazio dove il potere “congestionante” del tribunale della Capitale è evidente. L’appello alla Polverini arriva dunque di conseguenza, perché “ci si attivi per promuovere uno stretto coordinamento tra deputati e senatori  eletti nei collegi laziali  che fanno parte della Commissione Giustizia alla Camera e al Senato.” l’obiettivo è quello di arrivare a una soluzione concertata, a “una proposta comune in base alla quale valutare  quella che il Governo avanzerà in Commissione.”
Se l’urgenza di un fronte comune sembra per Tidei all’ordine del giorno, non manca chi mette in discussione l’accorato appello dell’onorevole tacciandolo di revisionismo rispetto alle sue stesse affermazioni passate. E nell’articolare la propria polemica, non manca di precisare date ed eventi. Si tratta del capogruppo Pdl in consiglio comunale Dimitri Vitali, che afferma a piena voce si essere stato il primo a lanciare “il grido d’allarme su una possibile azione di governo mirata alla penalizzazione del tribunale cittadino”. Un grido d’allarme a cui avrebbe fatto seguito, da parte del Pdl, un’azione di sostegno agli avvocati e al personale impiegato presso il palazzo di giustizia civitavecchiese. “Successivamente al nostro intervento – racconta Vitali – e precisamente il 5 ottobre 2011, Tidei mi apostrofava come colui che aveva “sbagliato tema, tempi e modi”, aggiungendo la chiusura del tribunale non sarebbe mai potuta avvenire e che io stavo soltanto lanciando inutili allarmi nel mondo giudiziario.” Con gli interventi odierni dunque, l”onorevole Tidei dimostrerebbe un repentino cambio di rotta, su cui Vitali non manca di porre l’accento: “consiglio vivamente a Tidei di verificare bene quello che scrive la prossima volta, giusto per non commettere strafalcioni come questi a pochi mesi di distanza da quei suoi stessi articoli che in realtà affermavano il contrario.”
Immediata la controreplica di Tidei: “Caro Vitali, è vero che il Tribunale di Civitavecchia è salvo ma occorre rivedere il sistema di tutto il Lazio ragion per cui ho deciso di sollecitare la Presidente Polverini. Colgo l’occasione per ribadire e spero che questa volta tu riesca a capirlo che l’obiettivo è quello di arrivare presto ad una soluzione concertata, sentiti gli ordini professionali e le organizzazioni di rappresentanza coinvolte, così da avere un parametro certo e una proposta comune in base alla quale valutare quella che il Governo avanzerà in Commissione”.