CIVITAVECCHIA – Dal Codacons Civitavecchia riceviamo e pubblichiamo:
“Il CODACONS torna ancora a chiedere ai due candidati alla carica di Sindaco, stranamente rimasti silenti sulla “questione CSP”, quale sia la rispettiva intenzione di ciascun candidato, qualora fosse eletto, sulla Partecipata comunale, ovvero relativamente sia alla famigerata futura TARI che pagheranno i civitavecchiesi, sia a quello che sarà l’aspetto della Città nei prossimi cinque anni. Perché giova ricordare (banalmente anche ai candidati a Sindaco), che il livello di qualità della vita nella Città, è dato dal grado dei servizi offerti a cittadini e turisti.
E’ dato dalla pulizia delle strade, dalla gestione dei rifiuti e del verde pubblico, dal funzionamento del sistema degli autobus, dalla gestione e dal costo dei parcheggi, dalle indicazioni della cartellonistica stradale e turistica, dal funzionamento delle Terme….tutti servizi in capo a CSP e a chi finora li ha malamente gestiti, dato il palese degrado in cui versa la Città.
I consumatori si chiedono se Massimiliano Grasso e Marco Piendibene hanno intenzione di effettuare i necessari cambi, demansionamenti e tagli su vertici, dirigenti e responsabili in modo da riequilibrare l’assetto della Partecipata ed abbassare la TARI. O continueranno, qualora eletti, la consueta pratica pluridecennale di nomine, avanzamenti di livello clientelari, affidamenti e consulenze che hanno caratterizzato le precedenti Amministrazioni e che di anno in anno aggravano la voragine dei conti che i cittadini tramite la TARI sono chiamati a ripianare per pagare alti stipendi, sprechi, consulenze e quant’altro?
Riterranno Grasso e Piendibene nel loro eventuale mandato di adempiere agli obblighi di legge in materia di trasparenza sulla Partecipata in house al 100%, ovvero di pubblicare gli stipendi di vertici e dirigenza, nonché l’organigramma completo, i consulenti esterni, collaboratori e affidamenti? (Obblighi completamente disattesi dall’Amministrazione uscente, dato che l’unico compenso pubblicato è risalente ormai al lontano 2019, anno in cui i cittadini hanno pagato al Dirigente Paolo Iarlori uno stipendio di oltre 81.000€!).
Vogliono i candidati assumersi davanti agli elettori l’impegno di chiudere l’Ecocentro alle ore 20:00 anziché come è assurdamente ora, alle 12:30?
Vorranno continuare a permettere ai responsabili di Csp di chiudere la Ficoncella il pomeriggio d’estate per risparmiare sui costi, o invece restituiranno agli utenti la libera fruizione di un servizio pubblico senza vincoli di orario come era sempre stato?
Avranno intenzione di riattivare e convocare il Tavolo dei Consumatori (accantonato e dimenticato da Tedesco, Barbieri, Lungarini &CO?) per recepire e risolvere i problemi della Città, o continueranno a permettere ai vertici della Partecipata Csp di arroccarsi nel fortino di Villa Albani, il cui accesso “blindato” impedisce il confronto sia con i semplici cittadini che con le Associazioni dei Consumatori?
E quali sono le intenzioni dei due candidati riguardo i vertici della Partecipata?
Insomma, avranno intenzione i rispettivi candidati, di inaugurare finalmente una gestione dei Servizi pubblici – e quindi della Città – virtuosa (sia economica che per efficienza ed efficacia), o lasceranno le cose come stanno facendo precipitare Civitavecchia sempre più in basso per livello di qualità di vita e tasse stellari?
Nei quattro giorni che separano i civitavecchiesi dal voto che segnerà il futuro della Città per i prossimi 5 anni, i due candidati Grasso e Piendibene non possono più tacere le rispettive intenzioni sulla futura gestione dei Servizi pubblici: E’ doveroso che diano con chiarezza una risposta ai cittadini sulle questioni poste relativamente alla Partecipata e quindi alla futura qualità di vita nella Città di Civitavecchia.
Solo in base a ciò che dichiareranno – o meno – cittadini potranno decidere quale dei due sia meritevole di amministrare la Città”