CIVITAVECCHIA – In questi giorni molti cittadini civitavecchiesi si sono visti, e si vedranno, ricevere bollette da parte della società SERTI, subentrata a Tributi Italia che ormai è in amministrazione straordinaria.
“Ho scritto al Commissario Santoriello – dice Pietro Tidei candidato sindaco – segnalando i fatti, gravissimi ed invitandolo a fare opposizione presso il Tribunale sull’esempio di altri comuni come Bologna ed Arezzo. Ma in casi come questi non c’è tempo da perdere, il Comune dovrebbe scrivere alla SERTI contestando per gli atti emessi illegittimamente e diffidandola dallo spedire nuove ingiunzioni, chiedendo di inviare ai contribuenti adeguata comunicazione informativa circa l’errore commesso e rivendicando l’immediato riversamento presso la tesoreria del Comune delle somme già incassate senza titolo”.
Le bollette in questione che i civitavecchiesi stanno ricevendo sono relative al 2009. Pochi giorni prima della prescrizione, e mentre si firmavano le carte per l’acquisizione, la Serti ha inviato le ingiunzioni di pagamento, usando le basi dati di Tributi Italia.
“Il Comune – prosegue – ha già un contenzioso aperto con Tributi Italia che ci deve 800 mila euro. E Tributi Italia non può cedere i suoi crediti a terzi, (in questo caso la Serti) perché decaduta dal servizio. Deve restituirli al Comune. E dunque la Serti non può in alcun modo chiedere soldi ai cittadini”.