CIVITAVECCHIA – “Sosteniamo lo sciopero di due giorni e la manifestazione del 12 ottobre indetti da Usb e Filt per i lavoratori di Minosse con l’adesione dei metalmeccanici della Fiom.
Il tempo stringe, non siamo i soli ad essere preoccupati del futuro che verrà. Il 2025, l’anno della definitiva dismissione del carbone è alle porte e ancora non si vede uno straccio di piano industriale da chi di dovere li dovrebbe proporre.
Se non fosse per il progetto di offshore eolico, che sta facendo il suo iter sui tavoli ministeriali, progetto oltretutto presentato a suo tempo dalle associazioni cittadine, fatto proprio e portato avanti dall’ex Assessorato alla transizione ecologica della Regione Lazio e sostenuto dai Sindacati, si continua a navigare a vista.
L’Enel è latitante, la maggior impresa presente sul territorio non siede neanche ai tavoli. Non se ne conoscono le intenzioni.
Nessun piano industriale serio che garantisca la tutela occupazionale, la bonifica del territorio con il recupero degli spazi utili e necessari a creare l’hub delle pale eoliche e la logistica, e l’avvio di piani industriali ad emissione zero che tutti noi chiediamo da anni.
Iniziative sparse, come la conferenza stampa di qualche giorno fa dell’Azienda belga CFFT per la produzione in loco di idrogeno verde che va nella giusta direzione del futuro distretto delle rinnovabili e per questo prende il nostro plauso.
Solo una perplessità quando leggiamo nel documento di presentazione di due realtà locali florovivaistiche disponibili ad investire su di un piccolo impianto di offshore eolico nella fascia di mare prospiciente Civitavecchia. Così senza tener conto di progetti più importanti già presentati, esponendo lo spazio di mare ad una eccessiva presenza di impianti.
Si parla dell’Hydrogen Valley di Civitavecchia con enormi potenzialità, di consolidamento dell’occupazione ed ulteriori assunzioni di personale e questo ci piace.
Ci è piaciuta meno la solita passarella inconcludente a cui hanno dato vita il Comune, l’Autorità portuale ed Unindustria.
Siamo preoccupati, bene fanno Usb, Filt, Fiom a manifestare il loro disagio in questo momento molto particolare per il futuro del territorio.
Noi siamo con loro.”
Unione Popolare Civitavecchia